CIAO BOMBER

TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: INTERNET

Palla lunga su Chiaia e poi vediamo. Lo schema della Lupa Piacenza doveva essere molto semplice: rinvio del portiere, testa di Chiaia e stai tranquillo che qualcosa succede. Tanto c’era lui, il top player, il centravanti vecchio stampo che allarga i gomiti in area di rigore, il bomber che sarebbe dovuto arrivare in doppia cifra senza problemi. Luca Chiaia, classe 1981, 190 centrimetri d’altezza, ex Sant’Angelo, capelli ingellati al punto giusto, era il punto di forza dei biancorossi. Era quello “buono”, quello che avrebbe dovuto fare la differenza tra il dischetto del rigore e la porta. Lo è stato per una partita, la prima del campionato di Eccellenza, Lupa-Salsomaggiore 0-0. Poi Chiaia è stato scaricato con il solito comunicato di due righe in cui si ringrazia il giocatore per tutto quello che ha fatto (una partita di campionato, due di Coppa Italia e qualche amichevole). Il top player è diventato flop player nel giro di un paio di mesi.

LA CONDANNA DEL TEMPO

“Il valore di Chiaia non si discute” dice alla Batusa Giacomo Spotti, firma della Lupa di Sportpiacenza. “Il problema è un altro: il tempo. La Lupa si porta dietro il peso della responsabilità di avere ereditato il marchio del Piacenza Calcio. E’ condannata a vincere e non può permettersi di aspettare i giocatori. Al Sant’Angelo, lo scorso anno, Chiaia ha vissuto una stagione difficile, gli infortuni non gli hanno dato pace e avrebbe avuto bisogno di ritrovare  la giusta confidenza col campo e col gol. Ma questo tempo non gli è stato concesso”. La Lupa ha esonerato l’allenatore Carlo Sozzi prima dell’esordio in campionato e ha lasciato andare il suo punto di forza dopo la prima partita. Niente male per una società appena nata. “Nei giorni scorsi il nuovo tecnico biancorosso, William Viali, ha fatto un’osservazione interessante. La Juve del post Calciopoli – prosegue Spotti – era condannata a vincere il campionato di serie B. Ci è riuscita facilmente, però in squadra aveva Del Piero, Buffon, Nedved, Camoranesi, Chiellini, Marchisio e Trezeguet. Se vuoi vincere subito e a mani basse devi avere giocatori di categoria superiore. Vale anche per la Lupa”.  Intanto Chiaia lascia Piacenza. Ciao bomber.

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2 Comments on "CIAO BOMBER"

  1. una gestione confusa e raffazzonata non credo che ci riporterà presto nel calcio che conta

  2. Ciò che temevo, ossia una reazione “de panza” ai primi problemi, si sta ahimè concretizzando in queste ore. C’è tanta buona volontà, ma poco pazienza!

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