LA STREGA DEL FANTACALCIO

La piacentina Carla Santi è una casalinga con la passione per i fantamilioni. Domenica ha vinto la terza giornata del campionato di Repubblica.it grazie a Hernanes, “ma il migliore è Marchisio che in mezzo ricopre tutti i ruoli”. E poi dicono che le donne non devono parlare di calcio.

TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: INTERNET

Carla Santi conosce la regola del fuorigioco. Tifa Juve, sa distinguere una punizione di prima da una di seconda e manderebbe in campo Claudio Marchisio dal primo minuto ogni domenica. “Quando sta bene tiene su il centrocampo da solo, è indispensabile”. Carla parla come Mario Sconcerti ed è una casalinga con la passione per il Fantacalcio. Sceglie i giocatori, gioca e vince. Domenica scorsa si è aggiudicata la terza giornata del Fantacalcio di Repubblica.it: ha puntato tutto su Hernanes, il centrocampista della Lazio autore di una doppietta al Chievo, e si è portata a casa un tablet della Nexus oltre a un titolo sul sito internet di Repubblica.

 UN AFFARE DI FAMIGLIA

Il Fantacalcio è un affare di famiglia. Suo figlio, Marco Serena, ha vinto tre edizioni della Magic Cup, il Fantacalcio della Gazzetta dello Sport. Grazie ai campionati virtuali hanno vinto un paio di macchine, una crocera e altri premi interessanti. “Non abbiamo un segreto per vincere – dice Carla alla Batusa – né tantomeno un metodo predefinito. Il vero allenatore è mio figlio, io gli do solo qualche consiglio quando ha un dubbio su un giocatore. Marco mi chiede di scegliere tra uno e l’altro e io gli dico un nome, a seconda della caretteristiche, dello stato di forma e della squadra avversaria. Il bello è che ci prendo spesso. Sono una strega del Fantacalcio”.

 UNA CAMICIA DA STIRARE E UN OCCHIO ALLA GAZZA

La strega del Fantacalcio non perde una partita di Mondiali e Europei (“Sono matta per la Nazionale”) e al mattino legge la Gazzetta prima del figlio. “Non sono una tifosa sfegatata, ma il calcio mi piace e mi tengo informata, anche perché devo saper consigliare Marco”. Quando la contattiamo scambia la Batusa per uno di quegli operatori telefonici che passano la vita a cercare di convincerti a passare a Vodafone. “Scusi, è l’abitudine. Sono una casalinga e le telefonate le prendo tutte io…”. Tra uno squillo e l’altro, tra una faccenda domestica e l’altra, Carla sceglie tra Totti e Milito. “Mi fido dell’istinto, ma conosco anche i giocatori. Non scelgo a caso, anzi. Quando punto su un attaccante è molto facile che segni almeno un gol”. Per avere la prova definitiva del suo talento Carla potrebbe puntare su Amauri. Ma le streghe fanno gli incantesimi, non i miracoli.

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