FESTE, SBRONZE E DISCHI BEAT

Qualcuno si sbriciola col gin tonic, qualcuno ci prova con le ragazze, qualcuno sviene nel cesso. In sottofondo la musica di Gianni Fuso, organizzatore piacentino del Festival beat che odia la moda e le infradito. Ecco l’ultima puntata di “Anni Settanta”.

TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: INTERNET

Quelli come Gianni Fuso non si tagliano le basette da vent’anni e organizzano feste divertenti. “Bah, in realtà le nostre feste non sono niente di speciale. Mangiamo, beviamo, ascoltiamo musica. Qualcuno si sbronza, qualcuno limona, qualcuno sviene nel cesso. Le solite cose”. Ma torniamo alle basette. “Le volevo lunghe fin da bambino, ma non riuscivo a farle crescere. Poi ho scoperto che se facevo crescere i capelli si allungavano anche le basette, e così eccomi qua”. Gianni Fuso Nerini è un tipo originale. Mette dischi beat, organizza live, odia le infradito e gli hipster, i modaioli. E’ un tipo old style. “Io in quel periodo non ci avrei mai passato gli anni migliori della mia vita. Adesso gli anni Sessanta e Settanta sono tornati di moda e vengono spesso confusi, c’è il vintage e altre cazzate simili. A quell’epoca tutti ‘sti fenomeni che adesso girano conciati così avrebbero preso delle gran mazzate. Se andavi in giro con i capelli lunghi ti menavano. Se avevi un tatuaggio ti ghettizzavano. C’era un concerto all’anno e i ragazzi stavano in casa. Solo dopo il ‘68 la gente ha cominciato a divertirsi sul serio. Personalmente avrei preferito vivere negli Stati Uniti, non so, a Los Angeles o a New York. Funky e soul da paura, sesso droga e rock ‘n’ roll. Poi anche lì è nato il filone disco commerciale e tutto è andato in vacca”.

 RITA PAVONE E CATERINA CASELLI

Ogni evento, ogni concerto organizzato in città porta il nome di Gianni Fuso stampato sulla locandina. “Oggi il beat ha tante possibilità di approfondire, di ascoltare, di vestire come allora, ma sempre con semplicità e spontaneità, non per moda. Anche se con l’avvento di internet c’è il rischio di prendere un pezzo di tutto e di non andare fino in fondo. Quelli veramente appassionati, a Piacenza come altrove, sono pochi”. Gianni Fuso ha maturato la passione per il beat da bambino, da quando per non annoiarsi ascoltava i vinili di Rita Pavone e Caterina Caselli sul giradischi di casa. “Ascoltavo musica perché all’epoca non c’era niente di meglio da fare. Le passioni si radicano così. Oggi i ragazzini si mettono davanti al computer e si rincoglioniscono tutto il giorno, parlano e si vestono a seconda della moda del momento”. Chi ascolta dischi beat conosce Gianni Fuso. E’ quello che alle feste gira i suoi dischi con l’inconfondibile cornetta arancione.

 SBRICIOLATEVI SFIGATI

“Il beat mi piace. Mi diverte. E’ un passione che mi prende tanto tempo, anche se con la musica non ci campo. Sabato scorso, per esempio, abbiamo fatto una festa a Salsomaggiore. Solita roba, musica, sbronze e tizi che ci provavano con le ragazze. Poi, finito il divertimento, ho dovuto fare un paio di viaggi avanti e indietro per caricare e scaricare l’impianto. Ma non mi pesa. Anzi, me la godo”. Questa generazione, secondo Gianni, vive il divertimento in modo strano. “Verrò etichettato come vecchio, ma me ne frego. No, i ragazzi di oggi non sanno divertirsi. Oggi c’è tutto, c’è troppo. Troppo in casa, troppo in giro. E quando hai troppo non riesci ad assaporare niente. E’ come col cibo: quando ne hai tanto non te lo gusti più”. E quando hai troppo alcol? “Ma, guarda, alla lunga stufa anche quello. Oggi i giovani si sbriciolano, si devastano tanto per fare. Sono sfigatissimi e tristissimi”. Yo fratello. Vuoi fare un saluto molto beat alla Batusa? “No, vorrei dire a tutti gli hipster e ai modaioli di fottersi”.

Qui la prima, seconda, la terza e la quarta puntata

Share

Be the first to comment on "FESTE, SBRONZE E DISCHI BEAT"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi