SEGUONO AGGIORNAMENTI

Mentre i manifestanti dell’Ikea lanciano pietre e la polizia risponde con cariche e lacrimogeni, i giornalisti dei siti d’informazione piacentini aggiornano continuamente i loro servizi con cellulari, computer portatili e iPad. 

Dura la vita del giornalista d’informazione. Soprattutto se non hai un iPad. Se devi aggiornare il sito tra un fumogeno e l’altro è comodo avere un tablet a portata di mano. Sblocca, Safari, scrivi, premi col dito su “pubblica” e l’aggiornamento è online. Altrimenti usi lo smartphone o qualunque cosa ti permetta di non restare indietro, perché gli altri non ti aspettano. Aggiornano. Davanti ai cancelli dell’Ikea i giornalisti dei siti piacentini intervistano manifestanti e politici, scattano fotografie agli sbirri col manganello in pugno e girano video di pochi secondi per testimoniare con immagini e audio quello che sta succedendo. Si sentono urla e si vedono oggetti che piombano dall’alto sui poliziotti in assetto antisommossa.  “Tensione” è la parola più utilizzata nei titoli. In fondo al pezzo, l’immancabile “seguono aggiornamenti”.

CAMBIA IL TITOLO

I cronisti del Piacenza.it hanno cominciato questa mattina all’alba e dalle 10,15, quando il sindaco Paolo Dosi è arrivato allo stabilimento dell’Ikea per parlare coi lavoratori, hanno iniziato ad aggiornare costantemente il sito. Allle 11,27 hanno dato la notizia della carica di polizia e carabinieri, “sono stati lanciati anche i lacrimogeni, mentre il battaglione e il reparto mobile hanno respinto i manifestanti verso via Torre della Razza”. Alle 12,47 altro capitolo: “La situazione è tornata alla calma. Le cariche della polizia sono terminate. Ci sono stati alcuni contusi che sono stati portati in ospedale dal 118, ma nessuno si trova in pericolo. Sul posto, durante gli scontri, c’erano il sindaco Paolo Dosi, il questore Calogero Germanà e il comandante provinciale dei carabinieri Paolo Rota Gelpi. Da poco è arrivato sul posto anche un funzionario del consolato egiziano per un colloquio”. Ci sono decine di fotografie e un paio di video che documentano gli scontri. Man mano che il pezzo viene aggiornato cambia anche il titolo, sempre riferito all’ultima notizia pubblicata.

“ABBIAMO PRESO QUALCHE GOMITATA”

PiacenzaSera pubblica un ampio fotoservizio degli scontri tra polizia e manifestanti (tra cui qualche rappresentante dei centri sociali arrivato da Milano e Bologna). L’articolo parte dall’inizio della giornata, poi viene pubblicata la cronaca degli eventi e in maiuscolo la scritta “a breve aggiornamenti”. Il nuovo sito di Libertà è online da poco e i giornalisti hanno dovuto imparare in fretta l’arte dell’aggiornare. La prima notizia è delle 8,44 (ripreso il blocco dei facchini), poi alle 9,10 (scontri terminati), alle 10,20 (cancelli bloccati di nuovo), alle 10,35 (trattativa tra manifestanti e forze dell’ordine), alle 11,15 (ripartiti i camion dall’Ikea dopo un duro scontro tra polizia e manifestanti), 11,23 (quattro i feriti portati all’ospedale), alle 13 (intervista telefonica al presidente del consorzio Gds, Gianpiero Gortanutti), alle 14 (presidio dei facchini davanti all’ospedale dove sono stati portati i feriti) e alle 15 (il direttore dell’ufficio provinciale del lavoro, Alessandro Millo, chiede un tregua fino al 12 novembre). Ma non è ancora finita. Seguono aggiornamenti. Stesso lavoro per Piacenza24, che pubblica audio a e video dallo stabilimento dell’Ikea oltre a un lungo pezzo che spiega nel dettaglio che cosa è successo minuto per minuto. “Abbiamo preso qualche pestone e qualche gomitata, oltre alle pietre che piovevano dal cielo” dice alla Batusa un cronista presente all’Ikea durante gli scontri. E’ un duro lavoro, ma i giornalisti dei siti d’informazione lo devono pur fare.

filippo.merli@labatusa.it

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