I MANIFESTANTI

La protesta dei facchini dell’Ikea e gli scontri con gli sbirri finiscono in prima pagina sul Manifesto. Fotazza centrale, pezzo interessante e molto dettagliato, con manganellate, lacrimogeni e tutto il resto (a parte due agenti rimasti feriti e il lancio di sassi e oggetti contundenti). Semplice constatazione. 

FOTO: INTERNET

Per il Manifesto la colpa è dell’Ikea. La protesta dei facchini e i lacrimogeni della polizia finiscono in apertura di prima pagina. Titolone: “Pessima Ikea”. Appena sotto c’è la fotazza degli scontri di Emanuela Gatti (ilPiacenza.it). Si vedono gli agenti in assetto antisommossa, col casco blu e i guanti di pelle, piegati su un gruppetto di manifestanti. Uno è sdraiato sugli altri e viene tenuto per la cintura dei pantaloni, un altro urla a occhi chiusi sotto al braccio di un poliziotto. Didascalia: “Piacenza, la polizia carica i facchini che protestano a terra”. Accanto c’è l’articolo di Chiara Ricci, “La guerra ai Cobas e gli accordi non rispettati”. Continua a pagina 3. Leggiamo tutto il pezzo perché abbiamo speso 2 euro e 50 (però dentro c’è anche Alias, il supplemento settimanale, che titola “Il sesso del rock” e che riporta un bellissimo pezzo sull’uomo al centro dell’universo e l’umanità ridotta a batteria di polli). All’interno, il titolo è “Dalla Svezia con furore”.

A DISPOSIZIONE DI TUTTI

Scrive Ricci: “Le ennesime, violentissime cariche di ieri mattina al polo logistico Le Mose di Piacenza, centro strategico per i distretti emiliani e l’area milanese, hanno fatto conoscere un’altra protesta anti discriminazione. Per la multinazionale dell’arredamento non è una bella pubblicità. Per giunta le manganellate e i lacrimogeni, che da più di due settimane stanno scandendo le giornate davanti ai cancelli Ikea, la vedono responsabile soprattutto di menefreghismo”. Il pezzo prosegue e racconta tutta la storia dall’inizio, “fino a cercare di bloccare l’ingresso dei tir nel deposito di Ikea e formare dei picchetti, sempre sciolti dalle forze dell’ordine a suon di manganellate e lacrimogeni”. E ancora: “Con la sola Rifondazione comunista che, sul fronte politico, ha partecipato alle proteste insieme ai movimenti dei giovani piacentini di sinistra, denunciando il mancato rispetto degli accordi sindacali. Le cariche di ieri mattina hanno portato una decina di lavoratori all’ospedale e fatto altrettanti contusi. Ma sono state diffuse in rete, a disposizione di tutti. E hanno fatto finalmente notizia”. Il pezzo è interessante e molto dettagliato, la storia viene raccontata tappa per tappa senza tralasciare nulla (tranne due sbirri rimasti feriti negli scontri e il lancio di sassi e oggetti contundenti da parte dei manifestanti iniziato – almeno così ci hanno detto loro – dopo la prima carica della polizia). Semplice constatazione.

scrivania@labatusa.it

Share

Be the first to comment on "I MANIFESTANTI"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi