Dopo la manifestazione dei Cobas dell’Ikea, appoggiata dalla sinistra locale, l’estrema destra piacentina è pronta a organizzare un grande corteo per gennaio. Lo annuncia Marco Reboli, ex candidato di Fiamma Tricolore: “Siamo in contatto col Movimento Sociale Europeo e con altre sigle nazionali, ma la politica è marginale. Potranno partecipare tutti quelli che non hanno un lavoro e che sono stanchi di questo sistema”.

Marco Reboli ha un debole per il Duce. Ma stavolta la politica c’entra fino a lì. “Sono di estrema destra, è vero. Al giorno d’oggi, però, rosso o nero contano poco. Quello che conta è che sempre più persone sono senza lavoro e che i politici non fanno nulla per invertire la tendenza”. Per questo Reboli – ex candidato alle elezioni comunali con Fiamma Tricolore – annuncia alla Batusa che l’estrema destra è pronta a scendere in piazza. Reboli è in contatto col Movimento Sociale Europeo, o MSE, per organizzare una grande manifestazione a gennaio. “Il corteo – dice – è in stato embrionale. Stiamo contattando diversi movimenti emergenti, come l’MSE, per portare a Piacenza anche sigle di livello nazionale. Vogliamo protestare contro questo sistema che ci ha messo in ginocchio e contro i politici che ci hanno trascinato in questa situazione.  Chi vorrà dire basta, chi vorrà far valere i propri diritti, potrà unirsi a noi. Il corteo sarà organizzato dalla destra, d’accordo, ma sarà aperto a tutti, indipendentemente dai colori d’appartenenza. Oggi esiste chi non ha lavoro e chi viene sfruttato. Punto”.

DOPO NATALE

Dopo la manifestazione dei Cobas, appoggiati dalla sinistra locale, sarà la volta dell’estrema destra. “Se essere di destra vuol dire essere innamorato del proprio Paese, allora diciamo pure che la nostra sarà una manifestazione di destra. Però, ripeto, chi vorrà partecipare potrà farlo. Destra, sinistra, centro: al di là dell’appartenenza a un simbolo, ormai esiste solo il giusto e lo sbagliato. E lo sbagliato è la condizione in cui siamo finiti. I Cobas avranno avuto le loro ragioni per manifestare, e sono stati appoggiati da tanti politici. Però i facchini dell’Ikea non sono gli unici che rischiano di perdere il lavoro e che hanno stipendi da fame. C’è tanta altra gente a spasso che non viene appoggiata e aiutata dal mondo politico, e sono quelli che vorremmo coinvolgere nella manifestazione. Non c’è lavoro, e questo vale sia per i ventenni sia per i cinquantenni. Siamo tutti nella stessa situazione, giovani e meno giovani”. Non c’è ancora una data precisa per lo svolgimento del corteo. “Probabilmente dopo le feste natalizie, a gennaio. L’importante è che i piacentini sappiano che verrà organizzato qualcosa di grande per dire basta alla condizione a cui ci sta sottoponendo questo sistema”.

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