DICONO DI LUI

Per la Stampa è stato abbandonato da Renzi, per il Giornale ha pagato gli attacchi a Bersani sui contributi elettorali dei Riva, i proprietari dell’Ilva: per tutte le testate nazionali Reggi è il Grande Escluso.

Reggi Dago

FOTO: INTERNET

Quelli con più fantasia hanno scritto che Roberto è stato rottamato. Neanche un po’ scontato, neanche un po’ banale. Fatto sta che per le testate nazionali Reggi è il Grande Escluso. Il nome dell’ex sindaco di Piacenza – e braccio destro di Matteo Renzi – non compare nelle liste del Partito Democratico, o Pd, per il parlamento: Reggi dovrà stare fermo un giro e per ora non andrà a Roma. I principali quotidiani e siti internet nazionali hanno sottolineato l’esclusione di Reggi nei loro pezzi sulle liste. Chi ha dato semplicemente la notizia, chi ha cercato di dare una spiegazione plausibile, chi ha riportato i suoi virgolettati. Ecco una speciale rassegna stampa sul Grande Escluso del Pd.

Roberto Reggi, che è stato il coordinatore della campagna elettorale di Matteo Renzi alle primarie, non è entrato nell’elenco dei candidati alle elezioni politiche. “È chiaro che non salto di gioia, avevo già cominciato ad elaborare il lutto, ma non si poteva compromettere un progetto così importante come quello messo in moto da Renzi per il nome di una persona, quindi sapevo già che finiva così” reagisce l’ex sindaco di Piacenza.

(Il Corriere della Sera)

“C’era molta ostilità sul mio nome. Avevo già dato a Graziano Delrio, che trattava per conto dei renziani, la disponibilità di non far saltare l’accordo complessivo per colpa mia”. E’ amareggiato l’ex sindaco di Piacenza Roberto Reggi, coordinatore della campagna per le primarie di Matteo Renzi, dopo l’esclusione dalle liste del Pd per il Parlamento.

(La Repubblica, edizione di Bologna)

L’assenza è quella di Roberto Reggi, che ha guidato le truppe renziane durante le Primarie: osteggiato da quasi tutti i notabili del partito per la sua irruenza, l’ex sindaco di Piacenza è stato abbandonato da Renzi che, di fatto, ha accettato il veto del partito.

(La Stampa e Dagospia)

A Roberto Reggi, braccio destro di Matteo Renzi, non sono stati perdonati gli attacchi a Bersani sui contributi elettorali dei Riva (quelli dell’Ilva).

(il Giornale)

Resterebbe invece fuori, a quanto si apprende, Roberto Reggi, il coordinatore della campagna elettorale di Matteo Renzi alle primarie. “Sapevo che c’era ostilità sul mio nome e quindi un po’ me lo aspettavo”, è il commento di Reggi.

(Il Fatto Quotidiano)

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