ROSSO BADANTE

Le badanti hanno denti d’oro e si tingono i capelli di un colore particolare. Fanno spesa a Borgo Faxhall, la moglie le sceglie grasse e brutte così il marito non si fa strane idee e quando si ritrovano dal parrucchiere sparlano del vecchio rompicoglioni che devono accudire. Ecco la terza puntata della “Strana famiglia”, la nostra piccola inchiesta sulla nuova famiglia piacentina.

badante capelli rossi

TESTO: EMANUELA GATTI; FOTO: INTERNET

Se non hai un iPhone non hai un iPhone, ma se non hai una badante non puoi assistere alle conversazioni esilaranti tra una badante e il vecchio a cui bada. A Piacenza ce ne sono tantissime, sono quasi tutte dell’Est, sono di mezza età e mandano ogni mese pacchi di cibo italiano nel loro Paese. La badante è parte integrante della famiglia piacentina. Ce l’hanno quelli che hanno remore a lasciare la vecchia mamma in un ospizio e quelli che “mi sento più sicura se intanto che sono fuori per lavoro c’è qualcuno che bada a mio padre”. Se un tempo gli anziani venivano curati direttamente dai figli e dai generi, adesso i piacentini non hanno più tempo e pagano una donna che tenga compagnia ai genitori. Chi ha avuto la fortuna di trovarne una diligente ha avuto la fortuna di scoprire il favoloso mondo delle badanti. La badante ha il giorno di riposo settimanale al sabato. Si conoscono tutte. E al sabato mattina di buon’ora si alzano e si mettono il vestito della festa, vanno alla fermata del bus, chi a San Lazzaro, chi a Gragnano, chi a Roveleto. La meta? Il centro di Piacenza. Alle 8 sono già sul mercato. Fanno shopping sui banchi dei cinesi (economia straniera che fa girare l’economia straniera…), bevono un caffè tutte insieme e poi vanno in via Scalabrini per la messa ortodossa. D’inverno portano strani copricapi, qualcosa che solo un uomo molto fantasioso può definire cappello: sono grossi, sbilenchi, col pelo finto. Le badanti in libera uscita le riconosci al volo. Sono rilassate, parlano fitto nella loro lingua, hanno le labbra pitturate di un rosa perlato e un sorriso d’oro nel vero senso della parola. Immancabile la collanina con il ciondolo a forma di croce ortodossa, in legno o di metallo. La badante viene sempre scelta dalla moglie e deve rispettare canoni ben precisi: dev’essere vecchia, grassa e brutta, così il marito la lascia perdere. Se assumono una lettone con minigonna e tacchi alti sono fottute e lo sanno benissimo.

FESTA IN PIAZZA

Dopo aver adempiuto ai doveri religiosi, il sabato può iniziare davvero anche per le badanti, che vanno a Borgo Faxall. Lì c’è tutto. Dal supermercato al parrucchiere (ovviamente cinese). Le badanti vanno matte per una tinta di un colore particolare: il rosso badante. E’ una particolare tonalità di rosso che portano in giro con una certa fierezza. Bionde o rosse che siano, si fanno la messa in piega, guardano un paio di vetrine, parlano dei vecchi rompicoglioni che accudiscono e di quanto è pesante il loro lavoro, dei figli e dei nipoti che hanno in Russia o in Ucraina e di quello che manderanno in patria con i pulmini che partono da Milano ogni settimana. Per i mariti alcolizzati, per i nipoti scapestrati, per le figlie 30enni sciupate dal lavoro, queste donne hanno sempre un pensiero speciale. I pacchi che mandano a casa contengono pasta Barilla, biscotti del Mulino Bianco, creme per il viso, medicine, giocattoli e altre cose. Poi tornano alla fermata dell’autobus e vanno “a casa”: devono preparare la minestrina con il formaggino, cambiare un paio di pannoloni e guardare L’Eredità su Rai Uno o Festa in Piazza su Telelombardia. Ogni tanto guardano il telefono e aspettano una telefonata dall’Ucraina.

 Qui trovate la prima e la seconda puntata

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1 Comment on "ROSSO BADANTE"

  1. Quante badanti ho conosciuto! Io potrei scrivere un libro se mai avessi il dono della scrittura! Sono dipinte bene, comunque. Ce ne sono di peggiori e di migliori, quelle descritte sono le tipiche. Molte però le tinte se le preparano da sole e combinano anche colori rosati e azzurrognoli. Addirittura ci sono quelle che si tagliano i capelli da sole, quelle più vecchie.

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