La Batusa

PAPA PIACENZA

Riusciamo sempre a farci notare: nella politica, nell’economia, nello sport, nella moda. Ora Piacenza ha trovato il modo di entrare anche nel toto-papa…

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Riusciamo sempre a farci notare. Nella politica, dove Pier Luigi Bersani è candidato premier (e dove Roberto Reggi è stato il braccio destro di quello che per qualche mese è stato il politico del momento, Matteo Renzi); nella fisica, col premio Nobel Enrico Fermi (piacentino per parte di padre); nella moda, con Giorgio Armani che probabilmente non sa più dove si trova Piacenza ma è pur sempre piacentino; nello sport, con Attilio Pavesi, Pino Dordoni e Pippo Inzaghi; nella musica, con Fiordaliso (uhm, vabbé, speriamo in Nina Zilli). Ora Piacenza ha trovato il modo di entrare anche nel toto-papa. Dopo le dimissioni annunciate da Joseph Ratzinger impazzano i nomi per la sua successione. Tra Angelo Scola (arcivescovo di Milano), Marc Ouellet (prefetto della Congregazione dei Vescovi) e Gianfranco Ravasi (presidente del Pontificio Consiglio della Cultura), spunta il cardinale Mauro Piacenza. Che con la nostra città non c’entra nulla (è nato a Genova ed è prefetto della Congregazione per il Clero, non sappiamo che cosa sia perché avremmo bisogno di un bel ripasso di catechismo, ma certamente è un incarico importante) ma che, grazie a un clamoroso caso di omonimia, potrebbe portare Piacenza dove non è mai arrivata prima. Non in Parlamento, non sulle passerelle e neanche in una finale di Champions League, ma sul balcone di piazza San Pietro. Aspettiamo la fumata biancorossa (anche se solo nel nome).

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