Non bastavano le fiere e le corse di ciclismo: ora a minare la tranquillità degli Amici del Facsal c’è pure l’adunata degli Alpini, col Comune che disporrà 204 banchi sul Pubblico Passeggio. Gli Amici del Facsal, esseri mitologici con la polemica sempre in canna, preparano la controffensiva contro il loro peggior nemico: il panino con la porchetta.
TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: INTERNET
Il peggior nemico degli Amici del Facsal è il panino con la porchetta. Non lo sopportano. Lo odiano. Sentono l’odore fin dalle loro mansarde che si affacciano sul Pubblico Passeggio, e anche se abbassano le tapparelle e infilano la testa sotto al cuscino sanno che il panino con la porchetta è lì sotto, a pochi metri, con le briciole che cadono e rovinano l’asfalto. Diventa una cosa psicologica, un tormento continuo. E i paninari, maledetti, che tengono accesi quei furgoncini fastidiosi e contribuiscono all’inquinamento acustico di quell’oasi felice che va dal liceo Respighi allo Stradone Farnese. Gli Amici del Facsal non possono mai stare tranquilli: una volta la fiera di sant’Antonino, una volta il Mercato europeo, una volta la gara di ciclismo, una volta la maratona amatoriale. Ci mancava giusto l’adunata nazionale degli Alpini a scombussolare la loro esistenza. Il Comune ha annunciato che dal 10 al 12 maggio, quando gli Alpini arriveranno a Piacenza e i livelli di cirrosi epatica supereranno quelli delle polveri sottili, sul Facsal verrà organizzata un’esposizione di 204 bancarelle composte per due terzi da stand alimentari, panini con la porchetta compresi – il resto saranno banchi che venderanno cappelli da alpino, indumenti di foggia militaresca, coccarde, mostrine, bandiere, bandierine, gagliardetti, borracce e musicassette con canzoni folk tipo Quel Mazzolin di Fiori da cantare in compagnia dopo quattro bottiglie di vino. Duecentoquattro bancarelle. Duecentoquattro. Orrore! Raccapriccio! Tragedia! Gli Amici del Facsal non se l’aspettavano, ma probabilmente si stanno già organizzando per la controffensiva.
SPLENDIDA VISTA SU VIALE PATRIOTI
Forse gli Amici del Fascal non esistono. Forse sono esseri mitologici, astratti, leggendari. Mandano i comunicati alle testate piacentine firmati “Amici del Facsal” ed è difficile risalire a una specifica persona. Loro cazziano chiunque, sono sempre tesi, nervosi, arrabbiati, sono sempre polemici con quelli che portano in giro i cani e coi vagabondi che bevono birra sulle panchine. Vigilano sul Facsal come i genî del Segreto del bosco vecchio di Dino Buzzati vigilano sulla foresta, si mimetizzano tra i platani, vivono sui rami e spiano da dietro gli infissi. Molti pensano che facciano così perché si annoiano e non hanno altro da fare nella vita, ma se gli Amici del Facsal esistono dev’esserci un motivo. Il loro compito è quello di lamentarsi per qualsiasi cosa: gli alberi potati male, l’odore di carne grigliata, le cartacce che finiscono in terra, i palloncini all’elio che durante le fiere coprono la splendida vista su viale Patrioti, i cani che sporcano, abbaiano, camminano, respirano. Basta fare una ricerca veloce su un sito qualunque – in questo caso ilPiacenza.it – per scoprire come ogni volta che intervengono gli Amici del Facsal hanno qualcosa da ridire. “Il Comune non ha mai piantato i platani promessi “; “Piantare sul Pubblico Passeggio i 40 platani promessi”; “Spostare dal vale tutte le manifestazioni”; “Danni causati dal Mercato europeo, adesso devono pagare”; “Platano malato per lo sversamento di un liquido”; “Ben vengano i nuovi platani, ma poi vanno anche curati”; “Facsal trascurato, il Comune pensa solo alle fontane”; “Il Facsal non merita l’incuria che il Comune gli riserva”; “Facsal latrina cielo aperto”; “Vandali nel giardinetto e nessuno fa nulla”. Poi, quando non c’è niente da ridire, gli Amici del Facsal si fanno gli affari degli altri: “Che cosa è successo alle piante di Piazza Duomo?”. Ora l’obiettivo è l’adunata nazionale degli Alpini di metà maggio. Gli Amici del Facsal si troveranno in un bunker sotterraneo all’altezza della giostra e studieranno un piano per salvaguardare il Pubblico Passeggio dai panini con la porchetta. Se il Comune vuole mettere quei banchi dovrà prima passare sui loro platani.
…se vi candidate io vi voto!!!
ho scoperto da poco La batusa e mi piace molto ma dopo questa pubblicazione non vi seguiro’ piu ……mi stanno sulle balle pesantemente gli amici del facsal e chi li sostiene .addio
Grazie per averci scoperti, ora cominci anche a leggerci magari!
chiedo scusa, non avevo capito il senso dell’articolo,simo di nuovo amici. continuate cosi’ ciao.