SVOLTE ELETTORALI

Dosi pubblica su Facebook un lungo appello in cui invita i piacentini a votare Bersani, il grande avversario di Reggi alle primarie, quello che l’ha segato dalle liste del Pd. Chissà come l’avrà presa Roberto, il primo sostenitore del sindaco buono nella corsa a Palazzo Mercanti.

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FOTO: INTERNET

Dosi si diverte come un matto. Si vede che ci ha preso gusto a scrivere su Facebook. Qualche giorno fa ha postato la storiella del vecchio, del bambino e dell’asino per dire che andrà avanti a testa bassa nonostante le critiche (“o dai retta a tutte le critiche che arrivano e sviluppi un marcato senso di colpa, oppure diventi impermeabile e cerchi di scegliere la soluzione che ritieni migliore alle circostanze date, assumendoti la responsabilità delle conseguenze. Delle due, meglio la seconda”). Ieri, invece, il sindaco ha scritto un lungo appello a favore di Pier Luigi Bersani, invitando i piacentini a votare per il segretario del Partito Democratico, o Pd, alle Politiche. Dosi – che fino a poco temo fa preferiva le tradizionali conferenze stampa ai social network – ha iniziato a prendere confidenza con like e tag. “Questo partito, unico nel suo genere, si chiama Partito Democratico – ha scritto Dosi su Fb – la coalizione a cui appartiene é quella di centrosinistra, il proprio leader si chiama Pierluigi Bersani, ma, da buon piacentino riservato, il suo nome non appare nel simbolo. Che si vergognasse? No, ha solo capito che conta molto di più il collettivo che non la persona, per quanto importante possa essere. Niente scherzi. Domenica votate per lui. Domenica votiamo per noi”. Ottanta like, una quarantina di commenti e cinque condivisioni.
Così, tanto per passare il tempo, siamo andati a vedere chi sono i cinque che hanno condiviso il messaggio di Dosi sulla loro bacheca. E, chissà perché, non c’è Roberto Reggi. Dosi ha detto chiaramente che voterà Bersani e alla Batusa ci siamo chiesti come l’avrà presa Roberto, avversario di Bersani nelle Primarie del Pd e poi segato dallo stesso Bersani dalle liste per il Parlamento. Dosi e Reggi sono nello stesso partito e il leader di quel partito è Bersani, d’accordo, ma Reggi è stato il grande sponsor di Dosi alle Comunali e la sua spinta è stata determinante per la vittoria di Dosi su Andrea Paparo. Lo ha appoggiato fin dalle primarie piacentine del Pd, quando l’avversario più pericoloso di Dosi, il vicesindaco Francesco Cacciatore, venne tenuto a distanza dal sindaco buono. Quando Roberto si è schierato con Matteo Renzi alle primarie nazionali, però, Dosi è rimasto neutrale e non si è mai schierato apertamente né con Bersani né con Renzi. Solo una volta le testate piacentine riportarono una sua dichiarazione che pareva fosse a favore del segretario del Partito Democratico, ma Dosi, appena dopo la pubblicazione della notizia, telefonò a Libertà per precisare che non aveva fatto alcuna scelta. Quando Renzi venne a Piacenza il sindaco salì sul palco del Municipale accanto a Reggi e al Rottamatore, lo stesso fece quando in città arrivò Bersani. Qualcuno provò ad andargli sotto e a chiedergli per chi mai avesse intenzione di votare, ma Dosi se la cavò con un brillante “il voto è segreto”. Ma adesso che le primarie sono andate e ne è rimasto uno solo, il sindaco è uscito allo scoperto: “L’unico capace di essere credibile grazie al lavoro quotidiano dei propri amministratori, cresciuti in mezzo alle loro comunità di appartenenza, capaci di dare risposte concrete alle richieste sempre più frequenti ed esigenti dei concittadini” è Pier Luigi Bersani. Come l’avrà presa Reggi?

scrivania@labatusa.it

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1 Comment on "SVOLTE ELETTORALI"

  1. il sindaco Dosi è un timido, perciò non si è schierato alle primarie. Visto chi ha vinto, ora esce allo scoperto, il voto non è più segreto. Mah

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