E LUCE FU

La rottura è finita: dopo questa piccola curiosità, una strana amicizia tra la Fondazione ed Enel, legate da pacchetti azionari, dall’ex sindaco Roberto Reggi e da un vecchio palazzo con affreschi d’autore, potremo finalmente tornare a parlare di valvole e pistoni. Ecco la quarta e ultima puntata di “RiFondazione”, la nostra piccola inchiesta sulla Fondazione di Piacenza e Vigevano.

reggi enel

FOTO: INTERNET

Coraggio, la rottura è finita. Siamo arrivati all’ultima puntata della nostra piccola inchiesta sulla Fondazione di Piacenza e Vigevano, uno dei temi più pallosi del pianeta. Finalmente da domani potremo tornare a parlare di valvole e pistoni (tenendo comunque un occhio sempre attento sugli intrighi di palazzo che girano attorno all’ente di via Sant’Eufemia, che a metà marzo eleggerà il successore di Giacomo Marazzi alla presidenza). Per concludere in bellezza abbiamo trovato una piccola curiosità, una sorta di strana amicizia che lega la Fondazione ed Enel. Tenetevi forte, perché qui si parla di cose veramente noiose: dai titoli di Borsa a un vecchio palazzo di via Santa Franca fino al ruolo dell’ex sindaco di Piacenza, Roberto Reggi.

LE AZIONI

Le banche e la finanza non sono proprio la nostra passione, di solito preferiamo bere un bicchiere e ballare un tango, ma al centro della strana amicizia tra la Fondazione ed e Enel c’è un pacchetto azionario di titoli di Enel acquistato dall’ente di via Sant’Eufemia. Non proprio un affare, dato che nel 2011 la Fondazione ha messo a bilancio una minusvalenza di circa 20 milioni di euro (19.829.500 per essere pignoli) di cui quasi 17 milioni di euro (16.889.688,20) riferita all’investimento sui titoli di Enel.

L’EX SINDACO

A rendere ancora più interessante la nostra piccola curiosità c’è il ruolo dell’ex sindaco Roberto Reggi (che lavora a Edipower, ex Enel), che nella primavera scorsa pareva essere tra i candidati alla successione di Marazzi alla guida della Fondazione. Si diceva che il tentativo di Marazzi di far approvare una delibera per prolungare di un anno il suo mandato fosse in realtà un escamotage per tenere in caldo la poltrona della Fondazione per Reggi. Che, come impone il regolamento, doveva far trascorrere un anno senza cariche pubbliche dopo la fine del mandato da sindaco per eventualmente assumere l’incarico in Fondazione. Non se ne fece nulla per cavilli tecnici e burocratici, dato che un anno non è ancora passato – il mandato di Reggi è scaduto a maggio e il nuovo presidente (uno tra Sergio Giglio e Francesco Scaravaggi, che come abbiamo detto ieri è nettamente favorito nella corsa alla successione di Marazzi) verrà eletto tra una quindicina di giorni.

IL PALAZZO

Non è finita qui, perché tra gli immobili di proprietà della Fondazione c’è anche l’ex palazzo Enel di via Santa Franca, acquistato dall’ente di via Sant’Eufemia l’8 gennaio 2002 (il prezzo originario era di oltre 4 milioni di euro). E’ un palazzo elegante, storico, abbellito da affreschi d’autore, e dovrebbe diventare l’ampliamento della Galleria Ricci Oddi. Le azioni, l’ex sindaco, il palazzo: la strana amicizia tra la Fondazione ed Enel è davvero curiosa.

scrivania@labatusa.it

Qui la prima, la seconda e la terza puntata di “RiFondazione”

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