Nereo si è appassionato alla maratona e ha studiato una dieta speciale nel caso in cui un giorno decidesse di partecipare (con l’obiettivo di seguire i corridori con lo scooter). Dalle meringhe alla Trattoria dei Panzerotti.
TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: ARCHIVIO TRABACCHI
Dopo aver sentito odore di maratona piacentina, e dopo aver visto i muscoli e gli affanni degli atleti impegnati a mettere un piede avanti l’altro, mi sono posto domande vere, concrete e profonde su quella che potrebbe essere stata la loro alimentazione in preparazione di un tale sforzo. Mi sono informato attraverso gli specialisti della Batusa, e sembra che fortunatamente nessuno abbia tentato colazioni preparatorie da campioni ciclistici, come un chilo di yogurt magro (che solo il nome mi urtica) e 10 panini al miele; infatti pare che nessun atleta se la sia fatta addosso. E poi mi sono chiesto: quale sarebbe la mia dieta se un giorno impazzissi e decidessi di seguire con lo scooter i corridori? Ma ovviamente la più famosa della diete modaiole: la dieta a Zona. Facendo un sunto di alcuni posti recensiti per la Batusa, ve la spiego subito:
Colazione: zona centro, tipo cape cakes della Gelateria K2;
Spuntino mattutino: zona Corso, Pasticceria Galetti e la sua meringa (sono ben 25 metri dal K2…);
Pranzo: zona Sant’Antonio, per alleggerirmi alla Trattoria dei Panzerotti;
Merenda: arrivo addirittura alla zona di Bettola per i crostini ai funghi di Speroni;
Aperitivo: zona Facsal, verso il rientro dai ragazzi del Maudit per un panino al gogno;
Cena: zona via Taverna alla Taverna del Gusto per sciacquare la bocca ormai impastata dalla fatica con una bollicina che sgrassa sempre il palato.
Se volete correre, non abbiate fretta e seguite questi consigli alimentari per una maratona perfetta.
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