IL GOL DI SIMONINI HA ROTTO

Oggi su Libertà si parla ancora di “Piacenza irripetibile” e dell’epopea di Gigi Cagni. Quella squadra ha fatto la storia, d’accordo, ma il presente dice che i biancorossi devono battere la Correggese per mettere le mani sulla promozione in serie D. Domenica non ci sarà spazio per i ricordi e per la nostalgia: oggi al posto di Piovani e De Vitis ci sono Valla e Marrazzo.

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TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: FACEBOOK

Il gol di Simonini ha rotto. E’ il più importante della storia del Piacenza Calcio, d’accordo, ma non si può vivere di ricordi. Sono passati vent’anni da quel 13 giugno 1993. Chi c’era non dimentica, chi non c’era ha certamente sentito parlare del Gol di Cosenza che ha portato per la prima volta il Piace in serie A. Però bisogna guardare avanti. Basta con la nostalgia della scalata del Piacenza di Leonardo Garilli (che per tutti i tifosi biancorossi resterà sempre il Presidente) e Gigi Cagni, basta con la retorica di un’epopea irripetibile e di un calcio che non c’è più. Oggi Paolo Gentilotti – che quell’epopea l’ha vissuta in prima persona – ha scritto un lungo articolo su Libertà a proposito della consegna del premio “Cuore d’oro biancorosso” a Fulvio Simonini. Un amarcord approfondito con battute e interviste ai giocatori del grande Piace, da Piovani e De Vitis. Quelli come il Pio e Totò sono idoli della curva che i tifosi non dimenticheranno mai. Gente che tiene al Piace esattamente come loro e che non mancano mai a una serata dedicata alle vecchie glorie biancorosse. Però quello è il passato, tempi andati, finiti. Resta lì, c’è, ma è arrivato il momento di metterlo da parte. Continuare a ripetere che il Piacenza non tornerà più quello di vent’anni fa è inutile. E’ un ritornello senza senso di chi la mena ancora con “scusa Ameri sono Ciotti” e con tutti quei luoghi comuni insopportabili sul calcio di una volta. Ai giovani non importa nulla di come stavano le cose prima. Loro hanno El Shaarawy al posto di Rivera e Messi e al posto di Maradona (quelli della Juve purtroppo per loro hanno Giovinco al posto di Platini, ma quello è un altro discorso). Il loro calcio si ferma giusto giusto a Del Piero e Ronaldo, di quello che è accaduto prima se ne fregano e fanno benissimo. Possono guardare qualche video su You Tube tanto per sapere chi era Van Basten e per ampliare la loro cultura calcistica, ma finisce lì.

PEZZI DI GIORNALE

Lo stesso vale per i giovani tifosi che oggi seguono la Lupa. Vale anche per i vecchi, per quelli che erano a Cosenza per la promozione in serie A e che domenica saranno in tribuna a vedere la partita con la Correggese che potrebbe valere la promozione in serie D. Non è vero neppure che serie A ed Eccellenza sono la stessa cosa, non esageriamo, però loro fanno quello che fanno i veri tifosi: sono rimasti anche dopo due retrocessioni di fila e il fallimento. A vedere i Glasgow Rangers, storica squadra scozzese ripartita dai dilettanti, ci sono in media 40mila persone. Quando il Napoli era in C1 aveva migliaia e migliaia di abbonati. Nella Premiership inglese (il corrispettivo della nostra serie B) il West Ham faceva gli stessi incassi che faceva quando era in Premier League. I tifosi di queste squadre se ne sbattono della categoria e dei ricordi. Non stanno lì a pensare e a rimpiangere i bei tempi della Champions League, non ripetono in modo compulsivo “ah quel periodo è irripetibile e non tornerà mai più”. Vanno allo stadio e tifano. Punto. Hanno nuovi idoli e nuovi beniamini. Ricordano il passato ma si concentrano sul presente. La stessa cosa che deve accadere (e che sta accadendo) a Piacenza. Può sembrare esagerato che la partita con la Correggese venga definita “partita dell’anno” quando fino a dieci anni fa fa le partite dell’anno erano quelle con Juve e Milan, ma oggi il presente dice che la Lupa deve battere la Correggese e che questa è la partita più importante della stagione. Per il gol di Simonini ci sono i pezzi di giornale e gli aneddoti dei tifosi più vecchi, ma ora c’è da pensare soltanto aò presente. Qui e adesso: la Lupa deve vincere per mettere le mani sulla promozione in serie D. Al posto di Piovani e De Vitis oggi ci sono Valla e Marrazzo.

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4 Comments on "IL GOL DI SIMONINI HA ROTTO"

  1. Marcello Astorri | Marzo 13, 2013 at 2:21 pm | Rispondi

    Sante parole

  2. articolo splendido

  3. Credo che finalmente qualcuno abbia espresso il pensiero di “noi” rimasti a tifare il PIACE , basta con sti ca..o di ricordi basta con la frase “te te trop giuan e tal se mia” invito i veri tifosi del PIACE a presentarsi in massa Domenica allo stadio e per un giorno consiglio di viverlo il “NOSTRO PIACE” e non di continuare a RICORDARLO .MONE SPARUTA PRESENZA CURVA NORD PIACENZA 1919

  4. state pure in cantina a guardarvi la rovega di Valtolina…..noi contro la correggese a godere per un gol di franzese

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