LOGGIONE

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La leggenda narra che parecchi anni fa, durante una rappresentazione teatrale, in un momento di silenzio totale, si udì una voce proveniente dal loggione che con tono sarcastico urlò verso uno degli spettatori: “Ti sei fatto i soldi a spalare la merda!”. Tutto il teatro rimase pietrificato fino a quando l’uomo, un noto spurgatore piacentino, si alzò e rivolgendo lo sguardo come un cantante che si prende gli applausi esclamò: “E te non cagare. Stronzo!”. Inutile sottolineare che il siparietto finì con una standing ovation, e pare che le sue doti teatrali furono così apprezzate che dovette rifiutare per amor del suo lavoro tanti ruoli di rilievo in compagnie di fama internazionale.

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Il teatro è un ambiente talmente romantico che sono tante le coppie che vanno ad assistere agli spettacoli. C’è così tanto romanticismo nell’aria che tra un cambio scena e l’altra, quando cala il buio più profondo, subentra la passione e quell’attrazione fisica alla quale non si può proprio resistere. Poi se ti trovi in un palco, dove sei convinto che non ti veda nessuno, amoreggiare con passione è l’unica conseguenza possibile. Si dice che qualche anno fa tutto ciò capitò a due ragazzi che, verso la fine dello spettacolo, iniziarono a darci dentro. La passione fu così tanta che quando lo spettacolo finì non si accorsero di nulla e proseguirono fino a quando la maschera dei palchi, aprendo la porta per il controllo prima della chiusura, non si accorse di questo passo a due. I ragazzi, per nulla imbarazzati, chiesero e ottennero ancora un po’ di tempo e di intimità per poter finire in bellezza il loro spettacolo.

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I seggiolini della platea hanno la caratteristica di far sentire molto importanti le persone che si siedono lì, perché non tutti si possono permettere un posto vip come quello. Sono tanto belli e ricchi di storia quanto piccoli e scomodi: per sedersi in platea per assistere a un’opera bisogna essere atleti di ginnastica artistica o perlomeno essere andati a qualche corso accelerato di contorsionismo. Se non si esegue la giusta preparazione pre spettacolo il posto dall’ortopedico è garantito. Dicono che una sera capitò che un signore di dimensioni extralarge provò a sedersi su questi seggiolini, ma nonostante svariati tentativi in tutte le posizioni possibili e immaginabili – e nonostante – l’aiuto di tutto il personale del teatro – non riuscì a incastrasi nella maniera corretta. Così dovette abbandonare la “comodità” e la fama della platea tanto desiderata per accontentarsi di un posto in piedi nelle gallerie.

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