W LA PASSERINI

biblio ok

Il signorotto con computer si presenta impeccabile nel vestire, meno nel rispettare il quieto vivere della biblioteca. Dispone di molteplici cellulari con i quali effettua chiamate alternando lessico e savoir faire da Galateo a momenti di dolcezza puerile verso una non meglio precisata amante minorenne (da novello Humbert Humbert) che talvolta sfociano in parole da stadio. È fonte principale del gossip da pausa, ripudia ogni contatto con la plebe studentesca.

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In gruppi composti da non meno di due elementi, le studentesse delle superiori sono riconoscibili dall’aria spaurita e dai libri con copertine colorate. Solitamente è presente la ragazza figa di bell’aspetto che non sa risolvere mezza equazione di primo grado o uno dei mille problemi del fruttivendolo coadiuvata dalla ragazza grassa e secchiona che prova a spiegarle il tutto, incredibilmente senza fare rumore (che si tratti di telepatia?). Sogghignano quando gli studenti universitari si lamentano dei carichi di studio e dei libri da 1000 pagine ma non conoscono ancora le dinamiche della pause caffè. Ma poi, quanti di voi andavano a studiare in biblioteca alle superiori?

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Lo studente di giurisprudenza si riconosce per l’incedere convinto nonché per lo sguardo assorto e talvolta tetro degno di un Sith. Porta sulle spalle il carico di un marine tra codici, dispense, libri e una pistola lanciarazzi per segnalare il possibile smarrimento nella selva legislativa italiana. Alterna momenti di euforia a parentesi di pessimismo cosmico che fanno di lui un Leopardi al cubo (o un Werther al quadrato, fate voi); odia indistintamente coloro che lui ritiene studenti di serie B (tutti gli altri studenti tranne quelli di medicina e ingegneria) perché finiranno gli studi prima di lui. Rilancia ogni giorno il Pil del Brasile e di altri paesi esportatori di caffè (nonché il bilancio della Lavazza) consumandone svariati litri con una media di caffè/resa operativa (pessima) che farebbe invidia a un Concorde. Insieme agli altri studenti di giurisprudenza crea una casta mal vista da tutti gli altri utenti in considerazione dello spazio occupato dai voluminosi tomi.

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