LOGGIONE

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Pare che una sera, durante l’intervallo, una nobile signora con un abito lungo e con una spaccatura molto vistosa posta nel retro del suo vestito, accompagnata da un elegante gentiluomo piacentino, chiese informazioni sul come arrivare ai bagni delle donne del teatro. La maschera prontamente diede alla signora tutte le informazioni richieste e i due si diressero verso i servizi posti nel primo ordine di palchi. Suonò la prima campanella e successivamente suonò anche la seconda e i due non si videro tornare. Suonò anche la terza e ancora nulla. Tutto il personale in servizio (rimasto affascinato dalla signora) si preoccupò temendo il peggio, e proprio mentre si stava organizzando per andare a controllare la situazione, eccoli tornare tutti felici (e lei con i capelli molto scompigliati). Sembrava tutto normale, a parte il piccolo particolare della scollatura che era magicamente passata sul lato anteriore del vestito. I due signorotti ritornarono nelle loro posizioni con un respiro un po’ affannoso ma con aria soddisfatta, e lo spettacolo andò avanti.

***

Si dice che qualche anno fa la direzione del teatro, per evitare suicidi nel corpo maschere, decise di assumerne una di spessore che potesse intrattenere tutti nei momenti conviviali a spettacolo iniziato. Questa ragazza aveva storie (tra verità e leggenda) da raccontare per ore e ore, le giovani mascherotte rimanevamo in silenzio ad ammirarla in quanto le sue imprese erano pronte per essere scritturate dai migliori produttori cinematografici. La ragazza in questione è stata per un decennio la prima ballerina della Scala di Milano e decise di abbandonare la sua carriera solamente perché non riuscirono, nonostante la ricerca in tutto il mondo, a trovarle un partner adatto per un passo a due. Questa cosa la urtava parecchio, dato che era costretta a fare tutti i balletti da sola. Abbandonata la carriera di ballerina si dedicò a quella finanziaria, e pare che sia stata lei – almeno così raccontava – ad aiutare Bill Gates (da lei ritenuto un “emerito cretino”) in tutti i suoi investimenti, e che ancora oggi lui le sia talmente riconoscente che mensilmente le invia qualche centinaio di migliaia di euro che lei puntualmente rifiuta perché “non ho bisogno di questi spiccioli”. Sembrava laureata in Tuttologia, e questa sua sapienza una volta le ha permesso – sempre così raccontava lei – di poter operare una persona a cuore aperto in mezzo alla gente, mentre camminava col suo compagno. Non avendo gli strumenti adatta alla cardiochirurgia fu costretta ad usare un coltello trovato in un ristorante lì vicino con tanto di tovaglie per potersi sterilizzare. Ovviamente l’intervento riuscì perfettamente.

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