W LA PASSERINI

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IL VETERANO

Studente universitario, naturalmente non frequentante e quasi certamente o laureando o fuori corso, il veterano è una figura di riferimento all’interno della biblioteca, tanto da indicare agli utenti più anziani la via per la riconsegna dei libri dei nipoti. Si trova solitamente in biblioteca prima dell’orario d’apertura e coadiuva le bibliotecarie nelle fondamentali opere di arieggiamento dei locali. Marchia a fuoco la propria posizione e se potesse menerebbe volentieri gli utenti occasionali che a volte gli sottraggono il posto duramente conquistato in anni di presenza continuativa. Non disdegna lo scambio di opinioni con gli utenti del suo stesso livello e conosce ogni centimetro quadrato della biblioteca, nemmeno lavorasse lì da 20 anni.

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L’UNTORE

Personaggio davvero particolare e poco gradito all’interno della biblioteca, l’untore, memore di un passato illustre nei Promessi Sposi nonché in un testo di Caparezza, decide di recarsi in luoghi pubblici affollati per condividere con tutti la sua carica virale/batterica che fa di lui un’arma batteriologica degna dei peggiori film di serie B americani. Osteggiato da tutti, ha il potere di contagiare e di conseguenza far bestemmiare tutti i presenti nel raggio di un miglio nemmeno fosse la Morte Rossa di Poe. Stare a casa contro un termosifone è troppo difficile?

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LA MATRICOLA

Utente non troppo comune nell’ambiente bibliotecario, una volta varcata la soglia della biblioteca (che gli appare probabilmente come l’antro del Paese delle Meraviglie), la matricola si riconosce per due caratteristiche fondamentali: sottolinea anche le note a piè pagina e cerca il conforto di veterani e studenti con frasi del tipo: “Ma questo esame l’hai già fatto? E’ facile? Mi sono iscritto qui perché me l’ha detto mio cuggino, mi trovo bene” (questo dopo mezza giornata di lezioni). “Oddio, sono già indietro” (quando il primo esame è a 6 mesi di distanza) scatenando ondate di sorrisi che appaiono di conforto ma che sono in realtà di disprezzo. Solitamente si guarda intorno come se fosse al tavolo con la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto; si alza ogni quarto d’ora sbuffando e lamentando mal di testa fasulli o per fumare una sigaretta al fine di apparire studente vissuto e avvezzo alle dinamiche da biblioteca. Non ci casca nessuno, nemmeno il Bianconiglio.

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