LE REGOLE DELL’AUTOSCATTO

autoscatto yespica

Se nessuno mette un pollice, la giornata è distrutta,
la vita fa schifo, nessuno ci vuole bene e Twitter è un cesso di posto
che andrebbe chiuso per sempre, pieno di gente arrogante.
(Annalena Benini, il Foglio)

Un paio di giorni fa siamo finiti in ascensore. Non sappiamo come sia successo, ma a un certo punto ci siamo ritrovati lì, con un leggero senso di claustrofobia e quell’odore di vecchio e di moquette polverosa tipico degli ascensori. Stavamo per premere il bottone quando è arrivato un ragazzo moderno – i ragazzi moderni sono quelli che dicono che Beppe Grillo ha ragione e però non l’hanno votato, hanno una strana pettina col ciuffo e i capelli rasati sui lati della calotta cranica e si fanno sputare in faccia da Justin Bieber – che senza dire nulla s’è infilato in ascensore insieme a noi. L’abbiamo guardato con sospetto, come vanno guardati con sospetto tutti quelli che ascoltano Fedez (dalla musica proveniente dalle cuffie ci sembrava lui), poi il tizio ha spostato il chewingum da una parte all’altra della bocca, ha tirato fuori l’iPhone e s’è fatto una foto davanti allo specchio. Essendo gente di mondo eravamo a conoscenza della nuova moda di fare gli autoscatti e di postarli sui social network, ma non ne avevamo mai visto uno dal vivo. Il tizio ci ha guardato: “A che piano va?”. Noi non lo abbiamo guardato, siamo usciti dall’ascensore e ci siamo ricordati perché di solito facciamo le scale. Il gesto dell’autoscatto è stato svelto e naturale, ma siamo comunque riusciti a carpire le cinque regole dell’autoscatto, ovvero i cinque comandamenti (c’è la crisi, gli altri cinque li abbiamo tagliati) dell’autoscattista perfetto che ti permettono di prendere decine di like e retweet e di andare a letto sereno, convito di avere ancora un posto nel mondo.

Regola numero uno: braccio sciolto. Durante l’autoscatto il braccio che regge il telefono dev’essere sciolto e il gomito deve tendere verso il basso, in modo da scomparire dalla foto. Se tendete il braccio è la fine e la foto risulterà ridicola, una cosa da al massimo 6 o 7 like che vi farà cadere in depressione perché non vi sentirete abbastanza amati.
Regola numero due: testa inclinata. La testa dev’essere leggermente inclinata da una parte, in modo da dare quell’aria di spensieratezza che non potrà passare in osservata mentre i vostri amici scorreranno la bacheca di Facebook.
Regola numero tre: labbra a bacio. Solitamente questa è una specialità delle femmine (esattamente come la lingua fuori), che mettono le labbra a mo’ di bacio e solo grazie a questo semplice gesto si assicurano una ventina di “mi piace” che salvano la loro giornata. Per i maschi è consigliabile uno sguardo da duro, da tamarro di quartiere, che metta subito in chiaro le cose e intimorisca gli amici al punto di convincerli a mettere un like per evitare di subire ritorsioni.
Regola numero quattro: la scollatura (o scollo a V). Regola logica e basilare: più aumenta la scollatura più aumentano i like per quella storia del carro di buoi che conosciamo tutti. Se poi vi fate l’autoscatto in reggiseno o in bikini realizzerete il sogno di diventerete più popolari di Paris Hilton per venti minuti. Per quanto riguarda gli uomini, una maglia con lo scollo a V e i pettorali depilati in evidenza sono sempre un bel richiamo per le donne di Instagram.
Regola numero cinque: lo sfondo. E’ estate e tutti devono sapere che siete al mare, altrimenti tanto vale andare in Trebbia. Quindi lasciate perdere gli ascensori (a meno che non siano quelli di un hotel a cinque stelle col tizio in divisa che viene pagato per premere il bottone) e lo specchio del cesso (a meno che non sia quello di un hotel a cinque stelle, grande come il bilocale dei vostri genitori ma con una vasca idromassaggio in più). Quindi vi consigliamo di fare l’autoscatto con la spiaggia sullo sfondo, in modo da costringere i vostri amici a mettere “mi piace” anche se muoiono di invidia.
Piccolo trucco: il neonato. Se siete cessi e in più siete anche antipatici, non temete: fatevi prestare un neonato e fate l’autoscatto con lui in braccio. Otterrete più like della figa o del figo di turno e vi prenderete una rivincita sociale che vi darà il coraggio di andare avanti.
Piccolo trucco/2: il cane. Si sa, al giorno d’oggi trovare un neonato non è cosa facile, ma i cani abbondano. Se poi trovate un cucciolo è ancora meglio. Prendetelo, sollevatelo leggermente e includetelo nell’autoscatto per scatenare il popolo di Facebook. Il like sarà automatico perché tutti devono dimostrare di essere grandi amanti degli animali, anche se l’ultimo gatto che hanno avuto s’è tolto la vita gettandosi sette volte dal cornicione.

scrivania@labatusa.it

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2 Comments on "LE REGOLE DELL’AUTOSCATTO"

  1. OOOOH LA!
    Vi adoro… ma molto peggio di facebook è Instagram!!!!

  2. Condivido con un autoscatto?Faccio però parte della categoria dei cessi e non ho cani e neonati a portata di mano, in più con la cervicale malandata il braccio molle non mi viene!Ma poi che vacanza è se stanno sempre su facebook ?Vi adoro anche io.
    p.s. le pseudo infradito capresi secondo me sono da donna non da uomo.

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