LAZZARI, ALZATI E SEGNA DA CENTROCAMPO

Andrea Lazzari è la dimostrazione che la speranza è l’ultima a segnare da centrocampo.

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Ma l’avete visto? Due passi, testa alta, sinistro da oltre 50 metri. Gol. D’accordo, l’Udinese giocava contro il Siroki Brijeg, il corrispettivo  bosniaco della Folgore, e il portiere che ha preso gol da centrocampo in quel momento stava giocando a Ruzzle, ma restano l’idea e l’esecuzione che valgono contro qualunque squadra e contro qualunque portiere. Giovedì scorso, quando abbiamo visto il gol di Lazzari, abbiamo subito ripensato alla stagione 2006-2007, quando Lazzari arrivò a Piacenza dal Cesena. Era un centrocampista con le spalle larghe e aveva la cresta quando Balotelli ed El Sharaawy andavano in fuga alle superiori. S’era sistemato per la vita segnando cinque gol in due partite alla Juve in Coppa Italia con la maglia dell’Atalanta. Quando arrivò  in prestito dal Cesena col placet dei bergamaschi in cambio di Alessandro Pellicori (che il calcio l’abbia in gloria), chi seguiva il Piace e in generale tutti i tifosi speravano di aver fatto il colpo decisivo per la promozione in serie A (il 2006-2007 è l’anno dei play off sfiorati con Juve, Napoli e Genoa). Bastarono un paio di partite per capire che il Piace aveva mancato il colpo. Lazzari era lento, non era ispirato, sembrava che portasse sulle spalle il peso del mondo e l’unico incrocio che prendeva quando tentava il tiro da fuori era quello di via Pietro Cella. Eppure Lazzari aveva qualità. Si vedeva in allenamento, lo dicevano i suoi compagni di squadra e lo diceva pure Beppe Iachini. Forse nell’anno in cui segnava persino Simon, il Pascolatore argentino che correva come un disperato per il campo senza una meta precisa, era troppo pretendere che giocasse bene anche Lazzari, e poi ci pensavano Nocerino e Cacia (fino all’infortunio). Però era un peccato, perché Lazzari era pur sempre nel giro dell’Under 21 e chi capiva un minimo di pallone sapeva che sotto sotto la stoffa c’era. Però non veniva fuori. Gli unici gol che faceva Lazzari da centrocampo ai tempi del Piacenza erano questi:

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In quella parte di stagione Lazzari collezionò 13 partite e 3 gol (uno in rovega, se ricordiamo bene). Che volendo vedere per un centrocampista non è male. Ma restò comunque la delusione per quella sensazione di “potrei ma non ce la faccio” che Lazzari trasmise ai tifosi biancorossi durante le sue apparizioni al Garilli. L’anno dopo passò al Grosseto e, siccome il calcio è strano, Lazzari ringraziò così il Piacenza per aver creduto in lui nella stagione precedente:

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Lì, dopo quel gol da centrocampo contro il Piace, si può intuire come sia nato il gol che Lazzari ha segnato con la Folgore bosniaca nei preliminari di Europa League. Nell’arco di tempo che è passato tra un gol da centrocampo e l’altro, Lazzari è ha giocato con Cagliari, Fiorentina e Udinese, tutte squadre di serie A, diventando pure il pupillo di Massimiliano Allegri che lo voleva portare al Milan mentre il Piace retrocedeva in serie C. Misteri del calcio, ma anche questo fa parte del giuoco.

scrivania@labatusa.it

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1 Comment on "LAZZARI, ALZATI E SEGNA DA CENTROCAMPO"

  1. in quel piace giocava pure Abate, che Iachini non vedeva perchè diceva che non sapeva difendere e non aveva corsa.. peccato che poi abbia vinto lo scudetto da titolare nel Milan…

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