Fare un giro di pattuglia con Paolo Dosi era una delle due o tre cose che ci eravamo prefissati di fare nella vita. L’occasione s’è presentata venerdì sera, ma siccome non siamo mai stati bravi a cogliere le occasioni non ci siamo andati. Però ci hanno raccontato che è stata un’esperienza notevole, anche perché venerdì sera Piacenza sembrava la città più tranquilla del mondo. Niente furti, niente spaccate, niente bottigliate, roba da primo posto nella classifica del Sole 24 Ore. Il sindaco è arrivato in Piazza Cavalli attorno alle 21 a bordo della Subaru Forester della polizia Municipale. Indossava anche la pettorina fosforescente d’ordinanza.

Ha fatto un paio di dichiarazioni alla stampa e poi via veloce. Il crimine non aspetta. La Forester – che trasportava anche il comandante dei vigili, Renza Malchiodi, e due agenti – era pedinata dai giornalisti. Prima tappa, il negozio di alimentari in cui il 26 settembre scorso la polizia Municipale aveva sequestrato alimenti scaduti. Poi dritti in via Torricelle via Torricella (tutto tranquillo) e in via Roma (tutto tranquillo), dove il sindaco incontrato la titolare di un bar che gli ha offerto di bere un robo.

Via sulla Carosana, uno dei centri della prostituzione. Tutto tranquillo. Lì dove di solito le prostitute costeggiano la strada non c’è quasi nessuno. Sembra lo spot della città ideale. Si torna in piazzale Marconi, dove Dosi ha steso il suo rapporto, che abbiamo interamente e fedelmente trascritto:

 “E’ stato più tranquillo di quanto potessi immaginare, ma probabilmente perché [pausa di 5”] il solo fatto di essersi resi visibili con la macchina della polizia Municipale evidentemente in certe zone come via Roma e via Torricelle ha indotto alla non frequentazione. Sulla Caorsa e sulla via Emilia Parmense probabilmente il freddo ha determinato una minor… insomma, serata tranquilla diciamo. Questo non toglie il fatto che sappiamo molto bene che in condizioni di normalità problemi ce ne sono insomma. Però vediamo anche che [pausa di 3”] la polizia municipale è molto bene al corrente della situazione, è intervenuta e sta intervenendo [pausa di 3”] mi pare in modo puntuale ecco. Diciamo che ci si rende conto che [pausa di 4”] esistono delle criticità su cui però c’è una consapevolezza che deve fare i conti anche con situazioni reali insomma, certi problemi probabilmente non si possono affrontare anche in modo diverso”. Sulla prostituzione: “Alla fine è un tema che riguarda anche la presenza di una domanda che è all’origine del problema sostanzialmente. Sarebbe impensabile poter presidiare la città per contrastare, ad esempio, la prostituzione in modo tale da poterla inibire definitivamente, nel momento in cui esiste una domanda che evidentemente è alta insomma. Si tratta sempre di riuscire a coniugare il problema con delle possibilità reali di contrastarlo riducendo il danno compatibilmente con tutte le variabili che conosciamo, quindi la limitatezza delle risorse umane, il coordinamento che cercheremo di migliorare senz’altro anche con le forze dell’ordine, che sappiamo essere un altro dato sensibile [pausa di 7”]”.