Gian Luigi Molinari – che qui alla Batusa chiamiamo simpaticamente Gne Gne Gne – ha avuto una carriera politica folgorante. Ora vi starete chiedendo: ma chi è questo Molinari che voi chiamate simpaticamente Gne Gne Gne? Molinari è il candidato renziano alla segreteria del Partito Democratico di Piacenza. E’ appoggiato da Roberto Rottamato Reggi, dal sindaco Paolo Dosi e da tanti altri rappresentanti della politica locale. Uno potrebbe pensare: per candidarsi alla segreteria del Pd questo Molinari ne deve avere di esperienza nel partito. E invece no, almeno sulla carta, perché pare che Molinari si sia iscritto al Pd lo scorso 27 settembre, ovvero nell’ultimo giorno utile per poter concorrere alle cariche direttive.

FROM VERNASCA

L’ha detto anche il segretario uscente, Vittorio Silva: “Mi risulta che un candidato lo scorso anno non fosse iscritto e quest’anno lo abbia fatto nell’ultimo giorno utile. Il segretario del nostro partito deve essere innanzitutto coerente e non usare il Pd come un taxi per arrivare alla presidenza del consiglio o magari a fare il consigliere regionale”. Un attacco diretto a Molinari, che, oltre ai renziani, a livello locale può contare anche sul sostegno dei rappresentanti di Pippo Civati. Molinari è giovane, è in gamba, è sindaco di Vernasca e conosce l’amministrazione pubblica, e adesso è anche il primo membro di un partito che in meno di un mese è passato dall’iscrizione alla candidatura a capo. Va bene il renziano, va bene la novità, ma forse così è troppo, potrebbe pensare qualcuno. In effetti il suo primo sostenitore, Roberto Rottamato Reggi, pare aver preso un po’ troppo alla lettera gli insegnamenti di Matteo Renzi. A livello nazionale i renziani dicono che tutti, compresi i non iscritti al Pd, dovrebbero partecipare all’elezione del capo del centrosinistra, mentre a Piacenza i non iscritti al Pd possono direttamente diventare segretari. Forza Gne Gne Gne!