Ogni politico ha il suo tormentone. Il classico “mi consenta” di Silvio Berlusconi, il giaguaro di Pier Luigi Bersani, il moderno “adesso” di Matteo Renzi. Ora il sindaco di Piacenza, Paolo Dosi, ha il suo: pleonastico. Durante il Consiglio comunale di lunedì scorso, Dosi l’ha ripetuto tre volte in tre minuti, in particolare per difendere KT dagli attacchi della minoranza. Ma che cosa vuol dire pleonastico? Siamo andati a vedere sul dizionario online della Treccani: “Pleonàstico agg. [dal gr. πλεοναστικός, der. di πλεονασμός «pleonasmo»] (pl. m.-ci). – Di pleonasmo, che costituisce pleonasmo: espressione pleonastica. Con uso estens., e fig., anche di atti e comportamenti che si ritengono inutili, superflui, non necessarî: le tue giustificazioni sono p.; a questo punto, il tuo intervento sarebbe pleonastico“. Pare che al sindaco Dosi l’aggettivo “pleonastico” piaccia parecchio. Così ne abbiamo fatto un rap – con tanto di audio del Consiglio comunale – che potrete ascoltare con l’autoradio a palla e i finestrini abbassati sul Corso. Eccolo:

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