SOFFIATE

trespidi

Ancora 48 ore. Ma questa volta nessun sequel cinematografico e nessun Eddy Murphy e Nick Nolte a imperversare sulla scena. Si tratta più che altro di una soap opera all’italiana dove i protagonisti sono più prosaicamente Silvio Berlusconi e Angelino Alfano. Dopo l’ennesimo incontro di ieri sera, i due attori si sono dati altre 48 ore, ancora 48 per far sì che il Consiglio Nazionale di sabato all’Eur si trasformi in una festa e non in una tragicommedia. Ma mentre i due si confrontano e si affrontano, sul territorio nazionale le varie comparse pidielline-forzaitaliote di questa enorme e stucchevole soap all’italiana si posizionano a sostegno dell’uno o dell’altro eroe: colombi, falchi, piccioni e pitoni imperversano in ogni comune e anche Piacenza non è da meno. I riflettori sono puntati sul consiglio nazionale di sabato, ma anche i riposizionamenti provinciali e le prossime scadenze politiche ed elettorali hanno la loro importanza nel dibattito interno. Da Piacenza verso Roma sono stati chiamati il consigliere regionale Andrea Pollastri, il presidente della Provincia e commissario provinciale, Massimo Trespidi, e il capogruppo in consiglio provinciale, Giovanni Cattanei. Niente da fare per il capogruppo in consiglio comunale a Piacenza, né per un eventuale vicecoordinatore provinciale che non esiste nel Pdl piacentino commissariato, né per il coordinatore comunale, anche se Giovanni Botti pare ci avesse sperato a lungo, anche a scapito di altri esponenti del Pdl locale. Salvo sconvolgimenti delle ultime 48 ore quindi (cosa all’ordine del giorno nel marasma pidiellino) i paladini del partito di centrodestra sono 2 e sono pronti a partire. Vediamoli:

– Pollastri ha più volte ribadito, anche pubblicamente, la sua fedeltà a Silvio Berlusconi e pare abbia già firmato il documento a sostegno dell’ex premier. Un ultimo incontro della componente più legata al Presidente, guidata dall’ex senatore Agogliati, pare sia previsto in queste ore, per mettere a punto la strategia locale, dopo sabato.

– Trespidi (con il fido Cattanei) in questi giorni è sempre rimasto abbottonato. Ma la sua amicizia con il Ministro Lupi, colomba della prima ora, si è cementata in questi anni più negli ambienti delle corse podistiche che non in CL. Se il presidente della Provincia riceverà il via libera dagli alfaniani, potrebbe scendere a Roma insieme al capogruppo Pdl in Provincia per sostenere il documento dei diversamente berlusconiani. Ma non tutto scorrerebbe in modo così lineare. Nonostante le pressioni del Ministro Del Rio, infatti, incombe la data del 31 dicembre, termine ultimo per approvare il Decreto che sancirebbe l’abolizione delle Province. Se ciò non avvenisse – come sembra – a maggio 2014 anche la Provincia di Piacenza, tra le altre, sarà chiamata al voto. Il presidente Trespidi ha in questi mesi ammesso di fare più di un pensiero al bis in caso di elezioni. Per il presidente occorre quindi tenere tutti uniti. In coalizione, ma anche nel partito. Una spaccatura netta tra berlusconiani e alfaniani/lupiani, metterebbe Trespidi schierato con questi ultimi in netta minoranza, mettendo a rischio una sua ricandidatura nel 2014. Anche senza elezioni provinciali, il problema rimarrebbe, perché il Professore pare non disdegni la possibilità di correre come sindaco in qualche prestigioso Comune della provincia. Anche per questo, quindi, sembra che Trespidi voglia attendere fino allo scadere delle 48 ore prima di comprare un biglietto per un viaggio che potrebbe essere senza ritorno per la sua carriera politica.

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