LA PASSATA

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Forse non tutti sanno che Paola De Micheli ha scritto un paio di romanzi e ha scalato il Piz Palü. Pare che i manoscritti siano ancora in attesa di essere pubblicati, ma la cima del Piz Palü, una montagna del Canton Grigioni, in Svizzera, l’ha raggiunta veramente. Quella non è stata l’unica scalata di Paola De Micheli. Classe 1973, a 13 anni la piccola Paola scriveva articoli su Mikhail Gorbaciov sul giornalino scolastico e a 17 anni era già iscritta alla Dc. Non portava ancora tacchi alti e abiti stretti: “So che qualcuno critica, ma a me piace esaltare la femminilità, da piccola ero piena di complessi” raccontò anni dopo, quando il suo nome entrò prepotentemente – e improvvisamente – sulla scena della politica piacentina.

TEMPO DI BILANCIO

Una domenica del 2007, sulla spiaggia di Marina di Massa, De Micheli sfoglia il tomo dei conti consuntivi che dovrà discutere nell’aula del Consiglio comunale. E’ appena stata nominata assessore al Bilancio e alle risorse umane della Giunta Reggi. In breve tempo De Micheli diventa una fedelissima del sindaco: con lui, oltre al partito (il Pd, dopo la trafila nel Partito Popolare, nella Margherita e nell’Ulivo), condivide l’appoggio a Enrico Letta. Nel 2008 avviene ciò che abbiamo raccontato qui sulla Batusa pochi giorni fa:  il Pd vuole fortemente le primarie per scegliere i candidati a Camera e Senato. A Piacenza vince l’assessore provinciale Patrizia Calza, che fa il pieno di voti tra gli elettori del partito e nei vari circoli. Magicamente, però, in Parlamento finisce De Micheli. Nel giro di un paio d’anni Paola passa da Palazzo Mercanti alla Camera dei deputati. Tempo dopo i rapporti con Reggi s’incrinano, dato che De Micheli sta col segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, mentre l’ex sindaco di Piacenza si schiera dalla parte opposta, quella di Matteo Renzi. De Micheli inizia a essere conosciuta a livello nazionale e il suo volto comincia a comparire nei vari salotti televisivi della politica. Nel febbraio 2013 viene rieletta alla Camera (in cui attualmente occupa il ruolo di vicecapogruppo del Pd), mentre il suo mentore, Roberto Rottamato Reggi, viene escluso dalle liste per il Parlamento.

BOCCIA CHI?

Alle primarie del Pd dell’8 dicembre De Micheli sosterrà Gianni Cuperlo, che raccoglie l’ala bersaniana del Partito Democratico, e pare che proprio De Micheli abbia un ruolo particolarmente attivo nella contrapposizione coi renziani, come ha scritto ieri il Foglio: “I renziani si sono accorti di come sia attiva nel gruppo del Pd alla Camera la vicepresidente dei deputati Paola De Micheli, lettiana di Piacenza”. Restando in tema di primarie, negli anni De Micheli è stata una grande sostenitrice di un importante economista del Pd, uno che di elezioni e primarie se ne intende, anche se su tre ne ha perse due (entrambe contro Nichi Vendola): il suo nome è Francesco Boccia. Non vi dice niente? Nemmeno a noi.

IL PASSATO E LA PASSATA

Tempo fa De Micheli, ospite a “Porta a Porta”, ha raccontato una vecchia storia, quella del suo impegno nell’Agridoro, una cooperativa di trasformazione del pomodoro con sede a Pontenure di cui Paola è stata presidente prima di fare politica a tempo pieno. Grazie ad Agridoro De Micheli ha viaggiato dall’Africa alla Cina ed è diventata dirigente di Conserve Italia. “Agridoro è stato il sogno della mia vita, non c’era altro per me, io vengo da una famiglia di agricoltori. Sono un’idealista che vive per i suoi valori. Ho creduto insieme ai miei amici in quella esperienza, con onestà, correttezza, per un giusto profitto”. Forse non tutti sanno che, oltre ai romanzi e alla scalata del Piz Palü, oggi l’azienda agricola di Paola De Micheli non è più in funzione.

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3 Comments on "LA PASSATA"

  1. al fallimento di agridoro…………..

  2. agridoro era una coop di agricoli e questi non sono rimasti entusiasti del fallimento, la paola era il loro idolo ora………

  3. veramente… è sempre stata con Letta, ora è in parlamento perchè ha vinto le primarie da cui Reggi è fuggito e l’azienda agricola lavora ancora. L’agridoro è in liquidazione, ma non credo che sia giusto scaricare le responsabilità su chi è stato, pro tempore, a 23 anni, presidente…una cooperativa è fatta di soci che condividono strategie, non è una srl! dimenticavo…anche nel 2008 ha vinto, seppur di poco, le primariette interne al PD.

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