QUALCUNO VOLO’

Filippo Merli non ha la patente, ed è per questo che si è messo a bere. Fuma tantissimo, ed è per questo che la sera beve da Aiglon, unico locale in Italia dove sono felici se ti accendi una “paglia” perché male che vada, paghi 33 euro di multa (cadauna), stesso sciocco costo di un cohiba maduro 5 secretos. Ma da un annetto, è conosciuto dai piacentini, e oltre confine, per un’altra ragione: da ottimo giornalista, è la voce narrante dei migliori pezzi del Blog la Batusa. Troppo modesto per prendersi tutti i meriti, sono stato autorizzato dai piani alti della redazione, a preparare una sorta di “coccodrillo” giornalistico, che chiaramente allunga la vita, per dare a Cesare, quel che è Cesare: l’anima e la forza della Batusa è lui. Come dicevano a S.Siro su Massaro: “el segna semper lu’”. Si incazzerà come una bestia, quando vedrà online a sua insaputa stò pezzo, ma come lui ci insegna con la sua penna, noi ce ne fottiamo. Con i suoi pezzi, il “Merlo”, ha sventato il Luna Park nel parcheggio della clinica S. Antonino (e vi ricordo ancora che non ha la patente, pensate quindi quanto davvero credeva nella causa), la pista di pattinaggio in piazza dei Cavalli, ha contenuto una crisi di isterismo collettivo per il fantasma in cilindro che si aggirava al Barino e ha fortemente rivalutato l’immagine del bell’albero di Natale nel cuore pulsante della città. Sempre lui, sobriamente e con delicatezza durante l’adunata degli alpini è stato per tre giorni e tre notti, davanti alla statua di S.Trottola (S.Antonino per chi crede), per spiegare ai pennuti che non erano ancora in preda alle allucinazioni per aver raggiunto il massimo livello alcolico, ma che la statua gira tutto l’anno. Io stesso gli devo molto. Mi ha mandato a recensire i migliori ristoranti di Piacenza, lasciandomi spendere un fottio di soldi, di cui mia moglie chiede spiegazioni. Mi ha spinto a scrivere pezzi anticlericali che mi hanno portato una denuncia, per cui mia moglie chiede spiegazioni. Ed è stato lui a suggerirmi il pezzo sui “pompini di Piacenza”, apprezzato per carità, ma per cui mia moglie chiede spiegazioni. Insomma, oltre a essere un conquistatore di assessori, un protettore della città, un paladino dei politici e un amante del calcio, Filippo Merli è davvero una grande penna, un predico bene ma razzolo meglio, un uomo intelligente, ma soprattutto un amico. Comunque vada, ti ricorderemo sempre così.

TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: IDEM

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1 Comment on "QUALCUNO VOLO’"

  1. Foto ipercazzuta. Roba da tenere sul comodino per anni. L’espressione del Merlo è persino rassicurante.
    Pericolosissimo.

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