LE CONVERSIONI

SAN ROMERSI

E’ la notte di Santa Lucia. La notte in cui i genitori si svegliano e preparano il latte per lei e le carote per l’asinello, la notte in cui i bambini dormono sognando la Playstation o i Gormiti. Natale è vicino, le luci illuminano le strade di Piacenza e nell’aria s’avverte quella sensazione di sacralità che segna la seconda metà del mese di dicembre. E in questo clima sacro, ecumenico, profondamente intimista, c’è chi è stato folgorato sulla via di Matteo Renzi.

CARRAMBA CHE RENZIANO!

La storia di Pierangelo Romersi inizia tanto tempo fa nella Margherita e nel palazzo della Provincia di Piacenza di via Garibaldi, dove Romersi lavorava. E da lì a Palazzo Mercanti, dove ha ricoperto il ruolo di capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale nella seconda giunta Reggi, prima di diventare assessore al Bilancio della giunta Dosi. Proprio il suo nome era stato affiancato all’ormai nota dichiarazione del sindaco (che sosteneva il renziano Gian Luigi Molinari) durante le primarie per la segreteria provinciale del Pd relativa a “quattro assessori fortemente impegnati a sostenere la candidatura diversa dalla mia. Una posizione che qualche imbarazzo me lo crea”. I quattro assessori cui faceva riferimento Dosi erano Francesco Cacciatore, Giovanna Palladini, Silvio Bisotti e, appunto, Romersi. Che, a differenza di Dosi, sosteneva la candidatura della bersaniana Roberta Valla. E’ passato del tempo (ma neanche tanto), Gne Gne Gne ha vinto e non s’è più parlato di rimpasto. Nel frattempo il Pd e i renziani erano impegnati altrove, a livello nazionale, per le primarie poi vinte da Renzi. E’ in questo clima sacro, natalizio, è avvenuta la conversione di Romersi, che ha aderito al comitato pro Renzi creato dall’ex assessore provinciale Patrizia Calza. In poco più di un mese Romersi è passato dall’ala bersaniana a quella renziana, un salto che, si dice, abbia sorpreso parecchio i sostenitori piacentini di Gianni Cuperlo rappresentati da Giulia Piroli, che, secondo Piacenza24, quando ha saputo della conversione di Romersi sarebbe andata “su tutte le furie”. Ma le folgorazioni sono così. Improvvise e inaspettate. E certamente è solo una coincidenza il fatto che un paio di minuti dopo l’ufficialità della vittoria di Renzi, Roberto Rottamato Reggi sia andato all’attacco di alcuni assessori della Giunta Dosi, ma il nome di Romersi, che inizialmente compariva tra i quattro assessori che rischiavano il posto, è magicamente scomparso dalla lista.

LA CONVERSIONE DI PARTITO

Ma le conversioni non sono finite. Tempo fa vi avevamo rivelato che l’assessore alla Scuola del Comune, Paola Beltrani, s’era presentata al seggio della Camera del Lavoro, dove ha sottoscritto la tessera del Pd per votare alle primarie della segreteria provinciale. Anche in quel caso, i componenti della Giunta Dosi furono piuttosto sorpresi di vedere Beltrani iscriversi al Partito Democratico dopo aver lasciato l’Idv. Questa, a differenza di quella di Romersi, è una conversione di partito. Poi resta il mistero dell’urna: chi avrà votato Beltrani? Valla o Molinari? La bersaniana o il renziano? Ah, saperlo…
Passando alla politica piacentina di secondo piano, c’è un altro ex sostenitore di Roberta Valla che è passato sulla sponda renziana. Si tratta dell’attuale capogruppo del Pd in consiglio, Daniel Negri, che all’ultimo momento è salito sul vagone di Matteo Renzi, senza biglietto e col posto in piedi. Ma a chi parla di trasformismo e di salti sul carro del vincitore, Negri risponde così: “Le questioni locali sono diverse da quelle nazionali”. Amen.

SAN NEGRI

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