TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: INTERNET

Qualche fortunello o fortunella, ieri in città, ha vinto 76 mila euro al Lotto. Apperò, che colpo di cu-lotto. Ora il problema per il vincitore, però, è come impegnare questa ingente somma in una città come Piacenza, dove, come è ben noto, non succede mai nulla e il centro è morto. Per immedesimarmi nei panni di ‘sto tizio/a, un po’ di sonno l’ho perso, perché assolutamente dovevo aiutarlo/a a stilare un elenco delle cose, le poche se non uniche, che potrà fare con quei danari, dato che certamente sarà un lettore del nostro blog, e perché si sa, la Batusa porta culo (nel senso di fortuna) Ecco dove io li spenderei nel giro di 24 ore:

1) 10.000 euro per entrare in società dell’Aiglon Caffè, con Franco Cattivelli. Magari non ci guadagno niete, ma posso dirlo (e vale ben più dei 10 testoni);
2) 5.000 euro compro un aspiratore di fumi per la trattoria il Milione, così mia moglie non mi tana che sono andato a “mangiare e bere con quelli là della Batusa”, perché quando torno a casa ho praticamente due cotolette sotto le ascelle;
3) 5.000 euro “ripiantumo” 4 platani davanti a Palazzo Farnese. A me piacevano così tanto;
4) 5.000 euro per vedere contenta l’amministrazione comunale: affitto 4 giostre e le metto nel parcheggio dell’ospedale. Certe soddisfazioni vanno levate;
5) 2.856 euro regalo un centrocampista ai fratelli Gatti;
6) 5.000 euro mi faccio fare un telecomando per far girare San Trottola quando e come cacchio voglio, alla velocità che voglio, stando seduto al Bar Americano;
7) Non so se ve ne siete accorti, dato che nessuno ne ha parlato, ma a Piacenza si è tenuta l’adunata nazionale degli alpini. Essendo passata inosservata ai più, metto 20.000 per farne ritornare alcuni per qualche ora, così gli sfortunati che non hanno fatto la foto con il cappello piumato, possono rimediare;
8 ) Con 1.000 euro ingaggio un investigatore privato al fine di svelare uno dei più grandi misteri di Piacenza: se a San Nicolò c’è il cinema Jolly2, il Jolly1 dove cazzo è?
9) 1.000 euro regalo un’ottica grandangolo per Mistraletti, così può fotografare senza tenere sempre il gomito puntato verso il cielo e 1.000 euro a lui per vedere almeno uno dei 6 miliardi e mezzo di scatti che ha fatto, cosa che non ha mai onorato nessun mortale;
10) Fatto tutto questo, i restanti 20.144 li sperpero in cose inutili.