L’esultanza di Francesco Volpe (liberta.it)
Quando sei in vantaggio 2-0 devi vincere. Conclusa la nostra attentissima analisi tecnico-tattica-filosofica sulla sconfitta del Piacenza col Seregno, passiamo in rassegna i cinque nuovi acquisti del Piace che ieri hanno giocato per la prima volta insieme.
PIGNAT COLADA
Arriva dall’Unione Venezia, che per chi non lo sapesse è il vecchio Venezia. Classe 1994, centrocampista, Alberto Pignat col Seregno ha giocato un’ottima partita. Abbina qualità e quantità, come direbbe un giornalista di Rai Sport in crisi di idee, e sfiora anche il gol con un destro ravvicinato che finisce di poco alto sulla traversa. La sensazione è che sia uno di quei giovani fatti e finiti che giocano con una certa personalità e che in mezzo al campo si fanno sentire. Un po’ per il fisico statuario molto simile a quello che avevamo noi prima di conoscere quella bevanda amara comunemente detta birra, un po’ perché, nonostante l’età, ha già mestiere. Non tira mai indietro la gamba, corre, gioca la palla e tira la maglia. Prezioso.
BENEDETTI FACCI LA ROVEGA
In una pellicola western sarebbe il Timido. L’ha detto lui stesso il giorno della presentazione ufficiale: “Sono qui per fare esperienza tra i grandi e per migliorare dal punto di vista caratteriale”. A quel punto abbiamo pensato a un giovane Balotelli che zittisce il pubblico ed esibisce magliette provocatorie dopo un gol, ma Mattia Benedetti ha subito precisato: “Niente di tutto questo. E’ che sono molto timido…”. In fase difensiva deve certamente migliorare (sul terzo gol del Seregno poteva fare qualcosa di più), ma quando si spinge in avanti dimostra di avere una gamba notevole. Quello che stupisce di lui, classe ’95 arrivato dalla Primavera dell’Udinese, è proprio l’impressionante facilità di corsa, roba da fare invidia a tutti quegli esaltati che vanno a fare footing sul Facsal. Arriva dal Friuli e in sala stampa gli hanno chiesto se conosceva il friulano Papais. Poi si sono ricordati che quando giocava Papais, Benedetti doveva ancora nascere.
EMILIANO TI DÀ UNA MANO
Appena è arrivato a Piacenza ha messo le cose in chiaro: “Sono un difensore grintoso”. Il che non vuol dire falloso, e infatti Samuele Emiliano gioca pulitissimo e dimostra di avere già una buona intesa col capitano Tognassi, espulso nell’azione che porta al rigore del provvisorio 2-2 (a proposito, dicono che l’azione fosse viziata da un fuorigioco, ma gli arbitri a Piacenza non vedono mai nulla, sarà il campo troppo grande). Non è altissimo, ma ha un ottimo tempismo quando si tratta di andare sui palloni alti. Veterano della categoria, là dietro uno così mancava. Ora c’è.
L’ALTRO TACCHINARDI
Diciamolo una volta per tutte: non è quello che giocava nella Juventus. Fatta la doverosa premessa, il ruolo più o meno è quello. Gioca davanti alla difesa, ma non è un regista. E’ un mediano, un recupera palloni, un incontrista che però è capace di uscire in dribbling saltando due avversari (è successo ieri, noi c’eravamo). Venturato l’ha fortemente voluto e lui, dopo aver esordito ed essersi infortunato prima della sosta, gioca una partita di sostanza. Quando Tognassi viene espulso fa un passo indietro e affianca Emiliano al centro della difesa. Lo fa talmente bene e senza sbavature che ce ne siamo accorti solo quando abbiamo letto le pagelle di SportPiacenza.
AMODEO GRATIAS
Bomber Marrazzo, per una serie di ragioni, è e resterà il nostro idolo incontrastato. Ma qui si parla di un centravanti come si deve, uno completo, che fa segnare e la butta dentro. Anche se non abbiamo pagato perché avevamo l’accredito stampa, il suo colpo di tacco a smarcare Marrazzo vale il prezzo del biglietto. Prende falli, conquista punizioni, viene strattonato ma l’arbitro non se ne accorge (aridaje), lavora per la squadra, la fa salire e gioca di sponda come pochi. Non è una novità, dato che è a Piacenza da qualche settimana, ma secondo noi è un grande acquisto. Quando l’intesa con bomber Marrazzo sarà completamente affinata, vedrete che ci sarà da divertirsi sul serio.
Bene, ecco la nostra personalissima panoramica sui nuovi acquisti del Piacenza. Adesso vi starete chiedendo: allora perché il Piacenza ha perso? Bravi, bella domanda. La giriamo subito agli esperti.
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