I turisti stranieri che arriveranno a Piacenza per Expo 2015 potranno gustare un bel piatto di “small gnocchi”. Oppure, se preferiscono, potranno ordinare una porzione di “ravioli made from a very fine past”. Non avete capito niente? Significa che non avete ancora visitato il sito Internet experiencepiacenza.it, la piattaforma digitale d’offerta turistica che Ats Piacenza ha ideato per l’Expo. Il sito, presentato giovedì scorso alla Fondazione di Piacenza e Vigevano, è online da lunedì e, per il momento, pare sia solo in lingua inglese. Così i pisarei e fasò diventano “small gnocchi made from flour and breadcrumbs served in a bean sauce” e i “ravioli made from a very fine past” sono i tortelli con la coda.
Su Cronaca, nel resoconto della presentazione del portale, avevamo già mostrato qualche perplessità, in particolare sulle modalità della promozione del sito: come farlo conoscere ai turisti di tutto il mondo che visiteranno l’Expo? E’ noto, infatti, che un cinese o un australiano non si alzino dal letto e digitino improvvisamente sulla tastiera del computer experiencepiacenza.it. A proposito di questo, ci hanno riferito che ieri mattina tre ragazze eleganti giravano sotto i portici di Palazzo Mercanti con un cartello per promuovere la pagina di Facebook di “Experience Piacenza”, forse per convincere gli australiani che una visita guidata al castello di Gropparello è molto più divertente del surf.
Le fotografie delle valli, dei castelli e dei prodotti tipici piacentini pubblicate su experiencepiacenza.it sono magnifiche, niente da dire. Così come le descrizioni dei piatti tipici in inglese, come i maccheroni alla bobbiese (a speciality from Bobbio, in Val Trebbia, a long fresh pasta with a mushroom sauce) e la bomba di riso alla piacentina (rice timbale with pigeon meat in the centre). Il sito ha tre sezioni principali: Discover (il territorio da scoprire), Visit (la visita con proposte turistiche) e Interact (partecipazione diretta e condivisione grazie alle App e ai collegamenti coi social nertwork). Anche i video sono ben fatti: c’è quello con una vista mozzafiato di Ganaghello, nota meta turistica di Expo 2015, il bellissimo filmato di un giro in barca sul Po (peccato che adesso non abbiamo più la barca) e una chicca vera e propria: una panoramica dei principali luoghi turistici di Piacenza con in sottofondo Vivrò Per Lei del noto cantante di Carpaneto Adriano Celentano, fra l’altro uno dei pezzi più tristi della storia della musica italiana: «Una notte con te vale tutta una vita/ non guardarmi così tu soffrire mi fai». Ma i Cani della Biscia? Gigliana Gilian? Il maestro Avos?
Per i letterati di lingua inglese, non mancano le poesie in dialetto piacentino senza traduzione («Angil dal Dom, o noss bell’Angil d’or, c’at dasteind ill grand’äl in sla sittä e dadlè insima at guärd cmè un bon pastur i noss mont, ill noss vall, i nostar prä), mentre, nella sezione dedicata alle fotografie, ce n’è una esclusivamente dedicata al simbolo della città di Piacenza: “I cavalli di Francesco Molchi”. Dove Molchi (e non Mochi) non è sbagliato: in inglese si dice così.
(La Cronaca)
AGGIORNAMENTO – A proposito del nostro articolo sul sito di “Expercience Piacenza”, lo staff precisa che «le ragazze che stavano promuovendo la pagina di Facebook erano collegate alla pagina “Branding Piacenza”, un percorso legato a Expo ma parallelo a “Experience”, che riguarda la parte più istituzionale».
TESTO: FILIPPO MERLI; FOTO: SCHERMATA
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