PENNE AL PESTO NELLO SCRIGNO DEI DESIDERI

Ogni redazione è un santuario. Con le sue usanze, le sue linee politiche ed editoriali, i suoi segreti. Specialmente i suoi segreti. Nella nostra redazione, per esempio, ieri è avvenuto uno strano fatto. Un nostro collega è entrato stringendo una specie di beautycase tra le mani. Lo custodiva gelosamente. Come uno scrigno. Che cosa c’era dentro di tanto prezioso? La nostra curiosità è aumentata all’ora di pranzo, quando il nostro collega ha attaccato il beautycase alla corrente. Non ce l’abbiamo più fatta. Approfittando di un momento di distrazione, ci siamo avvicinati di soppiatto e l’abbiamo aperto: penne al pesto. Quell’aggeggio era uno scaldavivande portatile. Ha pure un nome proprio: “Just kitchen”. E’ la cosa più bella del mondo. Quando sei a casa fai preparare la pasta a tua moglie mentre tu guardi la tivù sul divano, poi la metti nel contenitore e, quando ti viene fame, la fai scaldare ed è come appena cotta. Prendi il cucchiaio che si trova nel vano superiore e sei a posto. Basta coi panini al sacco, basta con le sveltine al bar: con “Just kitchen” anche i giornalisti possono permettersi una pausa pranzo come si deve, col tovagliolo di carta sulle gambe e una porzione di pasta bella calda. Lo scaldavivande ci è piaciuto talmente tanto che l’abbiamo preso tutti. D’ora in avanti, se una conferenza stampa andrà per le lunghe, prenderemo il nostro magico scrigno e mangeremo un paio di fusilli al dente con tutta calma. Ecco come si sente un impiegato parastatale.

(La Cronaca)

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