Libertà non sbaglia un colpo e piacentinizza subito anche il nuovo presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Che – come spiegato sul giornale di oggi – porta nel suo cuore “padre Gherado Gubertini e i bambini della Casa del Fanciullo. Già, perché delle tre volte che Sergio Mattarella tocca il suolo piacentino, la prima è nel 1989 per premiare di persona padre Gherardo con la medaglia della Pubblica Istruzione. Nello stessa occasione anche l’inaugurazione a Ivaccari della scuola della Casa del Fanciullo”. E via: “Qualche settimana dopo Mattarella giunge a Ivaccari accolto da padre Gherado Gubertini, da Giancarlo Bianchini, da Sergio Cuminetti, dal provveditore agli studi Gerado Pifano, dal vescovo Antonio Mazza. Per Libertà scrive l’articolo Fausto Fiorentini, mentre gli interventi della cerimonia di inaugurazione della scuola sono coordinati da Alberto Brenni. Parlano un’insegnante, Maria Maserati, e un bambino di quinta elementare, Valerio Fiori”. E via: “Il ministro Mattarella rimane a Piacenza per un’intera giornata e trova il tempo per incontrare i sindacati della scuola in un’aula della Casa del Fanciullo”. E via: “La sera la passa ancora assieme agli amici piacentini della sinistra democristiana, tutti a cena in un’osteria della zona, tra Piacenza e Ivaccari. A tavola c’è anche il fiorenzuolano Enrico Periti, oggi direttore generale dell’Università degli Studi di Brescia”. La Casa del Fanciullo, Ivaccari, un’intera giornata a Piacenza con gli amici piacentini. Ce n’è abbastanza per affermare senza ombra di dubbio che Mattarella è piacentino.
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