Quella di ieri è stata la commissione più bella del mondo. Mai vista una cosa simile: veloce, concreta, senza giri di parole. La commissione di ieri è stata così bella perché è saltata. Non c’era il numero legale. Il tema principale doveva essere l’Expo, proprio come la commissione di martedì. Dovevano essere presenti anche gli stessi assessori, Katia Tarasconi (Commercio) e Tiziana Albasi (Cultura). Qualcuno (in particolare il consigliere di Piacenza Viva, Marco Colosimo) s’è accorto che era la stessa identica cosa della volta scorsa (cambiava solo il numero, da commissione 4 a commissione 3) e, nel pomeriggio, ha invitato gli altri consiglieri a restare fuori dall’Aula per risparmiare sul gettone di presenza. E così è successo.
Mentre i consiglieri presenti (nessuno della maggioranza) discutevano sul da farsi, il primo appello è stato annullato. Per un momento Albasi ha fatto la sua comparsa sulla porta dell’Aula, poi è arrivata anche Tarasconi che ha appurato la situazione. La commissione sarebbe saltata. Però dovevate essere lì a vedere con che rapidità è stata presa la decisione di annullare tutto. Mai vista una cosa simile dentro la sala del Consiglio di Palazzo Mercanti. Tutti d’accordo, tutti compatti, uniti, e stavolta non solo in maniera retorica. Nessun urlo scenografico, nessun dibattito infinito per temi più o meno inutili, nessun luogo comune sull’appartenenza, sulla coesione e sui problemi della città. Magnifico.
E soprattutto non ci siamo dovuti sorbire le solite storie su Expo, facciamo questo, facciamo quello, e alla fine, dopo interminabili e accaldate discussioni, come è accaduto nella prima commissione, ti chiedi: ma stringi stringi, cos’è che fanno? Ah, se tutte le commissioni e i consigli comunali fossero così. Veloci, sbrigativi, senza perdite di tempo e senza persone che parlano l’una sopra l’altra o che magari, interpellate direttamente, guardano il telefono e neppure ascoltano eventuali critiche o suggerimenti. Se tutte le commissioni e se tutti i consigli fossero così, Piacenza sarebbe una città migliore. Alla fine, quando la commissione è ufficialmente saltata, ce l’ha confermato anche un consigliere di minoranza: «E’ stata la commissione più produttiva di sempre».
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