IL FIGLIO DEL DEMANIO

Da: RobiReggi@agenziademanio.com                                                                  Venerdì 20 marzo 16,07 AM
A: PeulDosi@comunepiacenza.it
Oggetto: Debito pubblico
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Caro Paolo,
in settimana sono stato intervistato dalla Nazione sull’abbattimento del debito pubblico, sulla riduzione dei canoni e sulla valorizzazione dei beni dello Stato. Vedi, caro Paolo, qui al Demanio siamo convinti che, come sosteneva Cicerone, il bilancio deve essere equilibrato, il tesoro ripianato, il debito pubblico ridotto, l’arroganza della burocrazia moderata e controllata, e l’assistenza alle nazioni estere tagliata, per far sì che Roma non vada in bancarotta. Del resto, una nazione non è in pericolo di disastro finanziario semplicemente perché deve a se stessa del denaro. Anch’io, come Barack Obama, mi rifiuto di lasciare i nostri figli con un debito che non potranno ripagare. Però, porca miseria, oggi volevo vedere l’eclissi di sole, ero gasatissimo, mi sono portato gli occhiali da sole e alle 10,30 mi sono messo alla finestra. La tapparella era bloccata. Ho tirato come un forsennato e ho rotto pure la corda per alzarla. Allora ci ho provato a mano, ho ancora i segni sulle dita, ma non c’è stato verso. Allora ho provato a sfondarla col modellino di una caserma demanializzata che avevo sulla scrivania, ma anche lì non c’è stato niente da fare. Adesso, oltre ad aver perso l’eclissi, sono chiuso in ufficio con la luce accesa 24 ore su 24.
P.S.: è vero che c’è stata una frana a Travo?

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