LA SPADA LASER NEL CUORE

Storie d’amore finite per una spada laser, attese spasmodiche, crisi di panico: è uscito il nuovo film di Star Wars e noi ce lo siamo fatti raccontare dal massimo esperto piacentino in materia di jedy.

L’avevamo detto che era il massimo esperto di Star Wars, no?

E’ passata esattamente una decade da quando “La vendetta dei Sith”, l’ultimo capitolo della “nuova” Trilogia della Saga cinematografica per eccellenza, sbarcò nelle sale di tutto il globo lasciando gran parte della sua inossidabile e fedelissima legione di fan con l’amaro in bocca. Voluta dal suo originale creatore George Lucas, questa nuove serie di prequel non convinse mai totalmente già dal suo primo capitolo, “La minaccia Fantasma”, che, nonostante incassi stratosferici ,venne odiata dalla quasi totalità dei seguaci che tutt’oggi quasi disconoscono quella accozzaglia di computer grafica, personaggi ridicoli e dialoghi imbarazzanti. Nonostante questa serie di passi falsi in sequenza, il brand di “STAR WARS” non rimase scalfito minimamente e, dopo un paio di riedizioni della “vecchia” sacra trilogia, ecco che alla porta di casa Lucas si affaccia nientemeno che la DISNEY, pronta a rilevare l’esclusiva del marchio a suon di dollaroni (più di 4 miliardi di dollari… Sì, MILIARDI di dollari). L’affare, ovviamente, va in porto, ed i fan sono inizialmente sul piede di guerra. Si teme un ammorbidimento di tutto il filone per favorire il pubblico dei bambini, alcuni addirittura temono che alcuni personaggi classici disneyani vengano miscelati con jedy e droidi, ma col passare dei mesi queste paure iniziano lentamente a scemare quando cominciano ad uscire le prime notizie sulla produzione sulla quale, però, cala quasi immediatamente una fitta coltre di segreti inviolabili. Viene annunciato alla regia J.J Abrams, autore della serie di culto “Lost” e già autore del reboot di “Star Trek” che, da subito, si proclama super fan della serie e che accetta l’incarico con tante paure ma consapevole dell’importanza del progetto. Dopo una serie di trailer che per lo più gettano nella confusione i fan lasciando intendere poco o nulla della trama, ecco che, preceduta da un orda di merchandising esagerato, arriva nelle sale l’atteso film “Episodio 7- Il Risveglio della Forza”. Già dalle prime battute si nota chiaramente quanto Abrams abbia voluto restare fedele alla saga originale ricostruendo set reali, animatronic giganti e riducendo al minimo la computer grafica. Il cast ripropone alcuni dei personaggi iconici (Han Solo, Leila, Chubecca ed altri) e ne presenta di nuovi di cui la protagonista indiscussa è Rey, giovane ladra di rottami che gli eventi porteranno ad avvertire, lei per prima, il risveglio di questa “Forza” che dà il titolo alla pellicola. La sua spalla è Finn, soldato disertore del “Nuovo Ordine” capitanato dal mascherato Kylo Ren la cui missione è quella di scoprire in quale anfratto della galassia si sia nascosto Luke Skywalker, l’ultimo jedy rimasto in vita nella galassia lontana lontana. Senza cadere in spoiler che rovinerebbero il colpo di scena finale non si può non fare un applauso alla produzione messa in piedi dalla Disney e da Abrams, che ha restituito la dignità ad un qualcosa che negli anni 2000 era stata quasi stuprata dal suo stesso creatore. Le aspettative per il film erano altissime e l’attesa spasmodica ma, una volta terminata la visione, si esce dalla sala con il petto gonfio ed il sorriso sulle labbra, consapevoli di avere assistito ad un giocattolone di classe che è uno straordinario (re)inizio di tutta la serie. I primi 40 minuti sono da vivere tutto di un fiato, visivamente magnifici e che mixano la giusta dose di epicità, spettacolarità ed ironia che accontenta il pubblico affezionato di tutte le età. Proprio questo, forse, era l’aspetto più difficile da portare a termine e quello di cui la Disney aveva più timore: realizzare un qualcosa che avrebbe potuto scontentare una fetta di pubblico. L’ottimo J.J Abrams centra però perfettamente l’obiettivo, regalandoci un filmone come non se ne vedeva da tempo e che i fanboy di sicuro adoreranno. Possiamo ritrovare tutta la vecchia trilogia rinchiusa nei 120 minuti di proiezione, ci sono la sabbia, i boschi, la neve, gli X-Wing con i Tie Fighter a rincorrersi, la bella (bellissima), il cattivo, lo spaccone, la Forza e i droidi. L’unica nota negativa è che forse, proprio per questo, il tutto ha un po’ il retrogusto di reeboot più che di sequel vero e proprio, perché i rimandi a “Una nuova Speranza” sono tanti ed evidenti, ma è comunque un aspetto che non incide granché sullo straordinario risultato finale. Attendiamo con ansia quindi i prossimi annunciati capitoli (spin-off compresi) che estenderanno, non sappiamo per quanto, l’universo di questo “fantasy” che, grazie a questo “Risveglio della Forza”, riparte in pompa magna verso un inevitabile successo planetario ampiamente meritato.

TESTO e FOTO: FABRIZIO MILANI 

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