AFORISMI PIACENTINI

Aforismi, citazioni e massime di alcuni piacentini illustri.

di Nereo Trabacchi

«Inutile girarci attorno»
(Statua di Sant’Antonino)

«In vecchiaia tutto diventa lontano,
anche la stanza accanto»
(Carlo Luigi Villa Maruffi)

«Se non la smettete di rompere,
vi sbatto in collegio»
(Giulio Alberoni)

«Ma tiè»
(Giovanni Battista Nasalli Rocca)

«In città, in mancanza di cavalli,
trottano gli asini»
(Alessandro Farnese)

«La prostituzione è peccato»
(Vincenzo Maculani)

«Fa acqua da tutte le parti»
(Nino Bixio)

«Sono a senso unico»
(Giovanni Battista Scalabrini)

«Non sto certo qui a rodermi»
(Fegato Etrusco)

«Adoro fermare le persone
e parlare con loro a lungo»
(Francesco Torta)

«Mettiamoci una pietra sopra»
(William Xerra)

«Un paio li piazzo sullo Sbaracco»
(Giovanni Paolo Panini)

«Per capire che in questa città
i conti non tornano non c’è
certo bisogno di un ragioniere»
(Gian Domenico Romagnosi)

«L’acqua senza bollicine
è come una donna senza peli»
(S.Andrea)

«Nella vita non importa con chi vai,
ma con chi vieni»
(Pompino del Facsal)

«Cerco di evitare il casino
sullo Stradone Farnese»
(Santa Rita)

«Sono nato in un buco,
ho vissuto in un buco,
morirò per un buco»
(Il Rat della Muntà)

«E’ un classico»
(Melchiorre Gioia)

«Cazzo, la coda»
(Lucertola delle Poste)

«In provincia non c’è campo»
(Pomodoro piacentino)

«Tira più un pelo di figa che un elefante»
(Annibale fuori dall’Avila
alle tre del mattino)

«Che città da figa»
(Gigi Rizzi)

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