PAOLO&PAOLA

Mentre il centrodestra critica il bonus di Paola De Micheli, l’assessore leghista Paolo Mancioppi sfreccia in monopattino per le strade piacentine. Il miglior endorsement al ministro del Pd.

TESTO: REDAZIONE FOTO: FACEBOOK

Tra un po’ lo vedremo ai fornelli alla festa dell’Unità e tra gli artefici della distensione col governo. È l’assessore leghista Paolo Mancioppi. Mentre tutto il centrodestra ironizza sul bonus di Paola De Micheli, 500 euro per biciclette e monopattini (120 milioni di euro che si potevano dare alle aziende dei bus turistici, hanno detto durante una manifestazione in piazza), Mancioppi non ci pensa due volte e prepara un endorsement alla stella piacentina del Pd. Sempre nel nome della distensione, come un novello Kennedy (il presidente degli Usa firmò il Partial nuclear test ban treaty del 5 agosto 1963: siglato da Usa, Urss e Gran Bretagna il trattato bandiva gli esperimenti atomici nell’atmosfera e nello spazio).

Incurante del fatto che i cittadini non riescono a raggiungere il bonus per una serie di complicazioni (il sito non funziona, ci si perde nella miriade di richiese burocratiche, molti venditori non l’accettano perché i soldi devono anticiparli loro e non sanno se e quando li rivedranno), l’assessore al verde (nel senso di erba e piante) monta su un monopattino e, in perfetto equilibrio, dimostra quanto sia bella l’idea di un mondo nuovo e pulito grazie, e insieme, al Pd e al M5s.

Il futuro è adesso. L’innovazione corre. Bando ai vecchi schemi del passato. Le polemiche e gli attacchi da sinistra sulla gestione del verde pubblico dello scorso anno sono acqua passata. Ora si va a braccetto tutti insieme, sfrecciando silenziosi per i parchi e i giardini piacentini. E per comunicare meglio ecco che sulla foto del profilo di Facebook compare lui in piedi sul monopattino. Redivivo colonnello Kilgore, quello della scena del surf sotto il fuoco dei viet-cong in Apocalypse Now, incita i cittadini a provare l’ebbrezza di una cosa da duri. «Smettetela di nascondervi e muovetevi un po’, teste di cazzo!», diceva l’ufficiale ai surfisti in divisa timorosi di surfare sotto i colpi del mortaio comunista. E a chi tentenna la risposta è pronta: «Se io dico che è sicuro usare il monopattino, significa che non c’è pericolo. E quindi userò il monopattino!».

E se qualcuno avesse ancora dubbi, ecco che Mancioppi si attacca al telefono e, nel ruolo di amministratore, ordina di abbattere una fila di alberi che potrebbero ostacolare i movimenti di bici e monopattini. Non col napalm, ma con le motoseghe di una ditta di giardinaggio cooptata per la bisogna. È l’apoteosi da celebrare con le parole di Kilgore: alla fine tutto odorava di benzina. Odorava di vittoria. Che poi: Mancioppi avrà usufruito del bonus per comprare il monopattino o si tratta di un semplice prestito? Ah, saperlo.

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