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Il tachimetro dei camper segna 6713 chilometri. Giornata frenetica per la coppia democratica: Reggio Calabria alle 10,30, Vibo Valentia alle 12,30, Lamezia Terme alle 15, Crotone alle 18 e gran chiusura a Cosenza alla 21. Reggi e Renzi si sveglieranno domani mattina presto per l’assemblea nazionale del Partito Democratico, o Pd, che si terrà in un albergo romano sull’Aurelia. All’ordine del giorno, il quorum per cambiare lo statuto del Pd per permettere a Renzi e Vendola di partecipare alle primarie insieme con Bersani. I giornali sono gasatissimi e non vedono l’ora che sia domani. Parlano già di “polveriera” adesso che non è successo praticamente niente a parte qualche scaramuccia di routine, figuriamoci domani. Tutti con gli occhi puntati sull’Aurelia. Nel frattempo Renzi porterà a termine il giro in Calabria e Reggi posta su Facebook un articolo dell’Unità dal titolo “Basta invenzioni contro Matteo”. “Serve più dignità in politica” scrive Roberto. E fa il botto: 42 like, 24 commenti, 51 condivisioni. Non manca un commento sull’assemblea del Pd: “L’assemblea nazionale del Pd di sabato – scrive Reggi – se cambierà lo statuto per fare le primarie aperte, come chiede il nostro segretario, non avrà fatto una concessione a Renzi, ma al Pd, che dimostrerebbe di essere ancora in sintonia coi cittadini che chiedono di partecipare e di ritornare a fare politica con entusiasmo”; 71 like, 14 commenti, 2 condivisioni. Tutto pronto per l’assemblea. Ecco come il Messaggero vive la vigilia del gran giorno.

MATTEO IL GIOVANE

Da una parte gli uomini di Bersani che tra una scrittura di regole e l’altra per le primarie non si lasciano sfuggire la stilettata all’indirizzo di Renzi: “Ma che vuole, i pullman di Verdini e Dell’Utri ai gazebo?”. Dall’altra Matteo il giovane che contrattacca: “Alle primarie niente giochini, evitiamo di coprirci di ridicolo”. Si apre domani l’assemblea nazionale del Pd in un albergone romano sull’Aurelia, e le tensioni che c’erano sono rimaste tutte, forse pure accentuate. Una situazione al momento di muro contro muro, di quelle che si prestano quasi automaticamente alla mediazione. Che è quanto Pier Luigi Bersani sta tentando in queste ore di condurre in porto interloquendo direttamente con il competitor Renzi (tra i due ci sarebbe stata una telefonata). Ma il problema resta tutto: il quorum per cambiare lo statuto per permettere a Renzi e Vendola di partecipare alle primarie rimane alto, metà più uno dei componenti (non dei presenti), circa 500 persone, basterà un pugno di qualche decina di contrari sommati agli assenti e la complessa macchina salterebbe come una polveriera.

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