TROVA ROBERTO

FOTO: INTERNET

Oddio, sto male. Muoio. Che ridere ragazzi. La gag dei cuscini tra Matteo Renzi (il rottamatore della politica) e Fabio Volo (il rottamatore della letteratura) è veramente uno spasso. Uno si scompiscia, si piega in due dalle risate fino a rottamarsi la collonna vertebrale. Praticamente no, ci sono questi due sul camper no, e a un certo punto iniziano a prendersi a cuscinate no, e poi un cuscino si rompe e volano piume dappertutto e allora Renzi, tutto coperto di piume, dice “sembra che ho fatto l’amore con una papera” e tu non riesci a trattenere le risate neanche se sei D’Alema. Ahahahahahahahahah, oh mamma mia, che ridere. Ho le lagrime agli occhi, come direbbe il renziano Petrarca. Il siparietto è andato in onda su “Volo in diretta” (Rai Tre) ed è stato ripreso dal sito Repubblica (vedere per piangere). Che ridere. Beh. Torniamo seri. Ieri Roberto Reggi ha rilasciato un’intervista a Libertà (quella di carta). “Bersani coraggioso? Merito tutto di Renzi” era il titolo del pezzo di Gustavo Roccella. “Più che su un ottovolante – ha detto Reggi – mi sento su un frullatore sempre acceso, dover combinare l’attività lavorativa e questo impegno è un po’ complicato” (lo sanno bene quelli che fanno due-tre lavori per pagare le bollette e non vanno neanche a da Bruno Vespa, direbbe mia zia). “Ma è entusiasmante – ha proseguito Roberto – specie per i tanti amministratori locali che chiedono per i territori un’attenzione che non c’è mai stata”. E si arriva al programma elettorale per le primarie del Partito Democratico, o Pd. “La principale eredità che questo percorso intrapreso da Matteo (Renzi, nota della Batusa) determinerà che la politica non potrà più ignorare i territori”. E Bersani? “Le primarie aperte le vogliono i cittadini. Bersani sa benissimo che non bastava andare dal notaio, per lui è l’unica possibilità di legittimarsi, e a indurlo è stato Matteo (sempre Renzi, nota della Batusa)”. Mentre parla a Libertà, Reggi è sul treno tra Roma e Firenze. Qualche giorno prima era a Napoli, poi a Roma e quindi a Vicenza. Ritmi estenuanti. Mia zia non ce la farebbe. Ormai è da rottamare. Intanto il sito di Libero riprende e approfondisce una notiziola del Corriere Fiorentino:

QUEL CAMPER VOLA

“Le parole sono importanti”, urlava in un celebre film Nanni Moretti. E’ vero. Ma nel caso di Matteo Renzi, sindaco a tempo perso dovendo girare l’Italia per le primarie, vanno addirittura maneggiate con cura. Partiamo dai fatti.  Il Corriere Fiorentino, l’edizione toscana del Corriere della Sera, sulla scorta della polemica innescata da Massimo D’Alema – “Altro che camper, a Pescara Renzi c’è arrivato da Firenze con un jet privato” – scopre che il primo cittadino del capoluogo toscano non ha usato il jet privato solo in quella circostanza, ma avrebbe addirittura il vizio di volare. E qui comincia il valzer delle parole. Quel volo, durato 40 minuti, sarebbe costato 2.750 euro e sarebbe stato pagato personalmente da Renzi “senza usare fondi della campagna elettorale”, spiega Simona Bonafè, responsabile organizzazione del comitato Renzi. Ma non sarebbe l’unico volo privato utilizzato da Renzi. Il “rottamatore” avrebbe utilizzato un aerotaxi anche il 9 settembre per raggiungere la Calabria per la campagna per le primarie, anche se non ancora ufficialmente in campo. Il caso ha voluto che a Peretola,  lo scalo fiorentino, vi siano dei testimoni che hanno visto Renzi salire su un Piaggio P180 Avanti II. E che si sono anche appuntati la “targa” del velivolo, quello per l’andata e ritorno Firenze-Lamezia. Non solo. Gli arrivi notturni di Renzi sarebbero stati più d’uno, come raccontano gli addetti del terminal toscano” (liberoquotidiano.it).

filippo.merli@labatusa.it

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