IL BARBIERE DELLA SERA

I giornalisti trovano le notizie migliori sulla poltrona dei parrucchieri. Loro sanno tutto di tutti, politici compresi. E dopo barba e capelli salta fuori lo scoop. La Batusa non poteva essere da meno, e nella bottega di Marco Cotti, barbiere da mezzo secolo, ha trovato una bomba clamorosa. Ecco l’ultima puntata di “Reportage”, la nostra piccola inchiesta sul giornalismo on the road a Piacenza.

TESTO: FILIPPO MERLI; FOTOGRAFIE: COSTANZA CAVANNA

Il barbiere sa tutto. Vuoi sapere con chi se la fa la moglie del tuo capo? Chiedi a lui. Vuoi sapere se nell’appartamento di sopra fumano le canne?  Chiedi a lui. Vuoi sapere se quel politico ha davvero fregato i soldi al partito? Sei un giornalista in incognito e il barbiere lo sa benissimo. Allora dipende. Se la bottega è vuota e ti fai fare barba e capelli, magari ci scappa la soffiata. La poltrona del barbiere, per un giornalista, è meglio di qualsiasi tribuna politica. Le notizie le trovi lì, non in consiglio comunale. E’ lì, davanti allo specchio, con la faccia insaponata e una salvietta sulle spalle, che il politico parla da uomo a barbiere. Sarà perché ci sta bene e si rilassa, sarà perché il profumo di lavanda del dopobarba stimola la conversazione e la confessione, ma è dal barbiere che il politico si sputtana e il cronista fa lo scoop. I migliori reportage, quelli con le storie più interessanti, vengono realizzati parlando con baristi, farmacisti, preti e parrucchieri. Marco Cotti, 73 anni, barbiere da mezzo secolo, ha bottega in via Beverora. Quando entriamo ha appena finito di dare una spuntatina a un manager che pensa di essere in carriera. Giacca elegante, orologio d’oro, scarpe lucide, volto totalmente sconosciuto. Sotto un altro. Questo è un signore sulla settantina completamente calvo. “Facciamo la barba?” chiede Marco. “Per forza…”. E si accomoda, pronto ad ascoltare le ultime novità sulla cassiera del supermercato e sull’ausiliare del traffico della zona. “Non esageriamo, non è che noi barbieri siamo delle portinaie”. Ah già. Ci eravamo dimenticati  le portinaie, altra categoria di fonti inesauribili per un reportage come si deve. “Il fatto è che i clienti vengono qui e scambiano volentieri quattro chiacchiere con me, sia quando sono sotto sia quando aspettano”. Quelli che aspettano sono i peggiori. Fanno finta di leggere la Libertà e ascoltano ogni dialogo. E’ solo grazie al barbiere che i mariti cornuti capiscono perché la moglie comprava tutti quei kiwi. Il fruttivendolo all’angolo, bastardo.

DOSI? REGGI? PAPARO?

Marco fa scattare il rasoio. “La nostra clientela è molto vasta. Da noi vengono operai, professori, sportivi, parroci, imprenditori, politici. Ecco perché dicono che sappiamo tutto di tutti”. Restiamo ai politici. Fuori i nomi. “Beh, vengono sia i politici di destra sia quelli di sinistra”. I nomi. “Il vicesindaco Francesco Cacciatore, per esempio. Quando lavorava in Provincia era un cliente abituale, anche perché all’epoca aveva più capelli di adesso. Con lui ho un rapporto di amicizia, un legame che si instaura con molti clienti”. Ed è lì che il barbiere ti frega. Tu parli tranquillo e lui racconta tutto al cliente successivo, e a quello successivo, e a quello successivo, e magari a un giornalista, e va a finire che ti ritrovi in prima pagina. Giusto? “Macché.  Anche noi barbieri sappiamo mantenere un segreto. Mica diciamo tutto a tutti. Io, personalmente, cerco sempre di non sbottonarmi troppo. Mi piace parlare di ciclismo (Cotti è presidente dell’Udace, nota della Batusa), di politica, di quello che succede in giro, ma non dei fatti personali”. Ottimo. Adesso per completare il nostro reportage ci devi dare uno scoop. Vai. “Ah io non so niente”. Sei un barbiere… “Ho capito, ma non ho niente da dire”. Dai su. Dosi? “Mai visto qui”. Reggi? “Nemmeno”. Paparo? “Neanche”. Dai, almeno Filiberto Putzu sarà stato qui… “No, mai”.  Ma il Molo 11 è in regola? “E io che ne so?”. Dove finiscono i capelli del barbiere? “Nei rifiuti speciali. Abbiamo una pattumiera apposta”. Bomba! Questo sì che è uno scoop. Anche stavolta la Batusa ha fatto centro.

FORBICI E PROFUMO

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