TROVA ROBERTO

FOTO: INTERNET

Reggi a casa di Renzi. Giubbotto leggermente lungo, camicia scura, jeans. Un Roberto in stile casual ha inaugurato la sede del comitato pro Renzi di Pontassieve, il paese a pochi chilometri da Firenze dove il Rottamatore vive con la moglie Agnese e i tre figli. Detta così sembra una cosa facile. Due parole, taglio del nastro e spumante. Il problema è che a Pontassieve, da una quindicina di giorni, è scoppiata la polemica per le sedi dei comitati di Renzi e Bersani. “Secondo il comitato di Renzi, coordinato da Samuele Fabbrini (consigliere comunale), il comitato di Bersani, coordinato da Cristina Fiorini (anch’essa consigliera comunale sugli stessi banchi) avrebbe deciso, senza coinvolgere gli avversari, di usare il circolo locale del partito come sede, lasciando libera l’altra sede che però – essendo ufficiale – non può essere utilizzata. Il comitato per Renzi si è quindi trovato senza casa e senza aver deciso insieme all’altro comitato come dividere gli spazi a disposizione” scrive sievenotizie.it. I renziani si sono arrangiati come hanno potuto: prima hanno utilizzato a mo’ di sede la casa del coordinatore del comitato, poi si sono inventati la sede mobile, ovviamente un camper, più piccolo di quello di Renzi ma l’importante era il concetto. Quindi, finalmente, sabato è stata inaugurata la sede fissa alla presenza di Roberto Reggi. Un locale moderno, con uno schermo in vetrina che mostra continuamente le immagini del tour di Renzi e una bacheca per i post-it dei renziani doc. Reggi, invitato a parlare al microfono, ha detto due parole sulla polemica delle sedi. “Fare i prepotenti non porta fortuna, chi ha voluto utilizzare la sede del Partito Democratico soltanto per una parte ha visto da parte nostra una risposta intelligente” ha riportato ancora sievenotizie.it. “Un piccolo punto polemico per ribadire che noi ci sentiamo del Pd, ne siamo i fondatori e forse anche di più di quelli che oggi ne rivendicano la paternità” ha concluso Reggi. A proposito di sedi. Giovedì alle 18 Pier Luigi Bersani sarà a Piacenza per inaugurare il point a lui dedicato sul Corso. L’annuncio è arrivato sulla pagina di Facebook “Piacenza per Bersani” e Christian Fiazza ha già detto che parteciperà all’evento.

AGGIORNAMENTO

Pare che la moglie del sopracitato Pier Luigi Bersani, la piacentina Daniela Ferrari, abbia detto “lei non sa chi sono io” a una vigilessa che le stava facendo una multa per divieto di sosta a Pontedellolio. L’episodio è stato raccontato dal settimanale “Chi” ed è stato ripreso pochi minuti fa da Piacenza24. Intanto Renzi ieri ha tenuto il suo comizio a Milano. Ecco che cosa è successo:

STILE OBAMA

Tutta esaurita la sala Grande da 1700 posti: quelli rimasti fuori hanno potuto seguire davanti al maxischermo la manifestazione. Un pienone annunciato dato che tra Milano città e regione Lombardia si contano circa 200 circoli pro-Renzi, più o meno tremila iscritti. Salito sul palco un quarto dopo le 21.00 si è presentato in stile “casual”, camicia bianca con maniche rimboccate, che in maniera affatto casuale ricordava la vincente prima campagna presidenziale di Obama. Anche lo slogan “cambiamo l’Italia adesso” era di chiara ispirazione obamiana, ed è stato proprio il tema della rottamazione sinonimo politicamente scorretto del cambiamento, il punto di forza di un monologo durato 1 ora e quaranta. In apertura una breve premessa di commento sull’esito delle votazioni regionali siciliane dove “per la prima volta la maggioranza è andata al partito del non voto ma comunque si è affermato il partito democratico”. Poi la fa facile sulle prossime elezioni regionali lombarde “dove il centrosinistra ha un rigore da battere a suo favore: che le sue primarie stabiliscano al più presto chi sarà il rigorista” (ilsole24ore.com).

scrivania@labatusa.it

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