SIM SALAM INN

In via Nova c’è un negozio con uno scheletro in vetrina e la hall of fame dei piacentini famosi. Accanto a Ersilio Tonini c’è Magnum P.I. I proprietari vendono prodotti nostrani e hanno un’idea: aprire un chiosco di specialità piacentine sulla spiaggia di Barcellona. Ecco la prima puntata della nostra piccola inchiesta sui piacentini fuori sede.

TESTO: FILIPPO MERLI; FOTOGRAFIE: IDEM

Lo scheletro in vetrina potrebbe essere chiunque. Un laureato che cerca lavoro, un tifoso del Piacenza che crede nel ritorno in serie A, Gianni D’Amo che aspetta di diventare sindaco. Per capire chi è bisogna guardarlo bene: fuma il sigaro, indossa una maglia con la scritta “I love Pc” e ha le fette di salame sugli occhi. Ci siamo. E’ Pierluigi Bersani. “In realtà si chiama Gervasetto. L’hanno chiamato così i bambini che passano di qui”. Gervasetto è il simbolo di “Sim Salam Inn”, un negozio pop che vende prodotti piacentini nella tentacolare via Nova. I proprietari sono marito e moglie e si chiamano Massimo Borghi e Monja Catelli. Aspettiamo il momento giusto – quando non c’è il marito – ed entriamo, attirati dallo scheletro e da uno squalo che pende dal soffitto. Anche il maiale con la corona sul bancone non è niente male. Sulla destra ci sono un paio di spillatori di Gutturnio a forma di botte (un euro e venti al bicchiere), un paio di divani e sgabelli a forma di nano. Il bancone è ampio e illuminato, sono esposti coppa, salame e mariola. Ma la cosa più divertente è la hall of fame dei piacentini famosi. Oltre ai fratelli Inzaghi e a Marco Bellocchio ci sono Barack Obama (Roveleto Landi), Hello Kitty (Cerignale), E.T. (Corte Brugnatella), José Mourinho (Rustigazzo), Jhon Travolta (San Damiano), Jerry Lewis e Dean Martin (Quartiere 2000). Questo posto potrebbe tranquillamente essere lo studio di registrazione dei Cani della Biscia, ma al “Sim Salam Inn” vendono più che altro panini. Monja è bionda, ha gli occhi azzurri ed è seduta sul divano. Ci avviciniamo. Possiamo farti qualche domanda sul tuo negozio? “Certo, comincia pure”. Quando torna tuo marito?

GUTTURNIO SULLE RAMBLAS

“Abbiamo aperto nel febbraio scorso” dice Monja alla Batusa. “Vendiamo specialità piacentine, dai salumi ai dolci fino ai tradizionali pisarei”. La cosa interessante è che appena possono tutti lasciano Piacenza perché è una città noiosa e non si fanno affari. Monja e Massimo hanno fatto il contrario. “Sì, anche se in verità mio marito avrebbe voluto aprire il negozio a Barcellona”.  Così ci smonti tutto. “Siamo stati in Spagna parecchie volte e siamo convinti che un locale del genere sarebbe un successone. Pensaci bene: un bel chiosco sulla spiaggia che vende coppa , salame e vini piacentini. A Barcellona diventerebbero matti. Ti dirò che è molto più di un’idea, è quasi un progetto. Prima o poi lo faremo”. Torniamo in via Nova. Non è la stessa cosa. “I piacentini sono un po’ chiusi, si sa, ma dopo i primi tempi abbiamo iniziato a ingranare. La gente apprezza, soprattutto gli studenti del Colombini, con i quali abbiamo fatto una convenzione speciale. Vengono tutti, a parte una ragazza che ha paura dello squalo e non entra”.  Al “Sim Salam Inn” è tutto made in Piacenza (vendono anche le t-shirt uguali a quella che indossa lo scheletro, prezzo 11 euro). “La coppa – prosegue Monja – arriva da Salini, mentre il salame è di Peveri. Tutti i venerdì andiamo a prendere la focaccia a Pianello, mentre le torte salate provengono da Gropparello. Idem per i dolci, tra cui la famosa torna di Vigolo. Insomma, sono tutte cose nostre, tutti prodotti tipici”.

C’E’ UNA SIRENA NEL PO

Quest’estate, durante i venerdì piacentini, il marito di Monja girava con una vecchia jeep con lo scheletro seduto sul cofano. Lo scheletro indossava la maglia ufficiale del Piacenza Calcio per simboleggiare il fallimento della società. Quelli del “Sim Salam Inn” hanno un’idea per tutto. Non riusciamo a staccarci dalla hall of fame dei piacentini famosi. Diamo un’altra occhiata. Ci sono i fratelli Reboli, Francesco Alberoni e Giorgia Bronzini. Proprio in quel momento la radio passa un pezzo di Daniele Ronda. Dice che c’è una sirena nel Po. Monja, tra i piacentini famosi manca Daniele Ronda. “E chi è?”. Accanto a Ersilio Tonini ci sono Magnum P.I., Leonardo Di Caprio (Marsaglia), Bruce Willis (Montale), Albert Einstein (Caorso) e Scarlett Johansson (San Protaso). Entra un tizio e chiede un panino col salame. Monja elenca un paio di qualità. Il tizio va sul sicuro. “Il nostro, quello piacentino”. Anche lui, mentre aspetta, si sofferma sui piacentini famosi. Monja ci offre da mangiare e da bere, ma non vogliamo approfittare della sua gentilezza. Suo marito potrebbe tornare da un momento all’altro. Guardiamo Monja. Guardiamo lo scheletro. Facciamo due più due e tagliamo la corda.

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