Tra primarie, camper, Facebook e Twitter, Roberto si è dimenticato di avere un sito internet ufficiale. L’ultima notizia è del 28 maggio e parla di calcio. Provvedere all’aggiornamento.
FOTO: INTERNET
Il 28 maggio il camper era solo un camper. Non era ancora il simbolo del nuovo che avanza e della rottamazione politicamente democratica. Il 28 maggio Matteo Renzi era solo il sindaco di Firenze. Già rampante, già giovane, ma non aveva ancora rievocato il dolce stil novo per dichiarare guerra ai morti viventi della politica. Il 28 maggio era un giorno come un altro. Paolo Dosi era il nuovo sindaco di Piacenza da una settimana, probabilmente c’era il sole e qualcuno compiva gli anni e metteva “mi piace” sugli auguri della sua bacheca Facebook. Il 28 maggio era un lunedì e il sito ufficiale di Roberto Reggi – www.robertoreggi.com – riportava la notizia di un ampio servizio di Style sulla nazionale dei sindaci. Poi più nulla. Non ci sono più news, non ci sono più aggiornamenti. Il 28 maggio il mondo si è fermato, molto in anticipo rispetto alle previsioni dei Maya, noti grillini. Tra primarie, camper, Facebook e Twitter, Roberto si è dimenticato di avere pure un sito internet.
REGGI E RAMAZZOTTI
Reggi tagga, condivide, twitta, cinguetta, ma non aggiorna più il suo sito personale. L’homepage è ferma a un aforisma degno del miglior Paulo Coelho: “Io prendo delle decisioni. Forse non sono perfette, ma sono indispensabili per costruire qualcosa. Meglio prendere decisioni imperfette che rimanere immobili in attesa di una decisione perfetta che non arriverà mai”. Dunque: lui prende delle decisioni perfette, no no, imperfette, però è meglio imperfette, cioè perfette, perché imperfette non arrivano, sì, beh, lasciamo perdere e torniamo al sito. Clicchiamo su “la mia storia” ed entriamo nel blog vero e proprio. Per prima cosa c’è la biografia di Roberto, che si ferma all’ottobre 2009 con la nomina di vicepresidente dell’Associazione Nazionale Comuni Italiani, o Anci. Nessuna traccia del sostegno a Matteo Renzi in qualità di responsabile del suo staff. Nelle fotografie c’è Reggi con Eros Ramazzotti, Reggi con Carlo Azeglio Ciampi e Reggi vestito da ciclista. L’agenda si aggiorna automaticamente giorno per giorno, ma la pagine sono bianche. La sezione “news”, come detto, si ferma alle 11,31 di quel famoso lunedì 28 maggio con la storia della Nazionale dei sindaci. Poi il vuoto. Reggi ha scelto Facebook e Twitter per comunicare con i suoi sostenitori e con gli altri esponenti del mondo politico, lasciando perdere il proprio sito ufficiale. Però è un peccato. Magari il sito era stato studiato per quando Reggi era sindaco di Piacenza, ma è ben strutturato e merita di sopravvivere anche Adesso! Provvedere all’aggiornamento.
filippo.merli@labatusa.it
Be the first to comment on "QUALCUNO AGGIORNI IL SITO DI REGGI"