SLIDING DOORS, POLTRONE GIREVOLI

Un po’ di vox populi. Mario Angelillo ha lanciato una poltrona nello stagno del Consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano. Intanto per il nuovo presidente si pensa a una soluzione interna: Beniamino Anselmi.

FOTO: INTERNET

Non poteva che essere lui a scompigliare le carte pubbliche di una partita che si sta giocando tutta nelle sale dei palazzi che contano. Mario Angelillo, ex margheritino ora al Partito Democratico, o Pd, ha lanciato una poltrona girevole nello stagno della formazione del Consiglio generale della Fondazione di Piacenza e Vigevano, che all’inizio della primavera porterà all’elezione del nuovo presidente della Fondazione. Giacomo Marazzi, eletto nel marzo del 2005, non potrà più essere candidato e quella poltrona, una di quelle che veramente ancora contano in città. E che per questo è appetita da molti. L’era Marazzi, come si ricorderà, era nata sotto i cattivi auspici di un’elezione non bipartisan e la netta opposizione dell’allora sindaco Reggi. Col passare degli anni, però, il sodalizio Reggi-Marazzi si è andato rafforzando, tanto che il tentativo di Marazzi di far approvare nella scorsa primavera una delibera per prolungare di un anno il suo mandato apparve ai più un escamotage per tenere in caldo la poltrona all’ex sindaco che, come regolamento impone, deve far trascorrere un anno senza cariche pubbliche, prima di eventualmente assumere l’incarico in Fondazione. Fuori gioco comunque Reggi in prima persona (un anno non è passato), dalle parti di via Sant’Eufemia si starebbe (come in ogni vox populi che si rispetti il condizionale è obbligatorio) lavorando da tempo per una soluzione interna. Il nome più gettonato tra i pensieri dell’attuale dirigenza sarebbe quello di Beniamino Anselmi, attuale consigliere d’amministrazione della Fondazione e portatore di una gestione probabilmente in continuum (latinismo) con quella attuale.

CORRENTI

Fuori dagli schemi dell’attuale gestione sarebbe l’attuale candidatura di Augusto Ridella, presidente di Banca Farnese, critico nei confronti dell’operato del Consiglio in carica, mentre da settori delle categorie economiche potrebbe avanzare la candidatura dell’ex presidente di Confindustria Sergio Giglio. Mentre sotto traccia si starebbe muovendo anche un altro componente dell’attuale consiglio. Un ruolo determinante lo giocheranno le nomine nel Consiglio generale, chiamato poi a eleggere il presidente che a sua volta indicherà il consiglio di amministrazione. In particolare molta attenzione è posta sulle nomine di Comune di Piacenza e Provincia di Piacenza. Per il Comune, non è da sottovalutare la tensione che scaturisce dal confronto delle primarie e in particolare delle due correnti interne al Pd, tra le quali si sta barcamenando con difficoltà il sindaco Dosi, a cui spetteranno le nomine. Per la Provincia, invece, l’imminente chiusura dell’ente non inficerà a livello temporale l’indicazione dei due nomi per il Consiglio generale, ma certo ne condizionerà le scelte. Le ultime nomine dell’era Trespidi non saranno senza dubbio esenti dalla caccia alle ultime poltrone che il centrodestra potrà occupare nell’immediato. E questo è tutto.

scrivania@labatusa.it

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