FAUSTO IL CUSTODE

Il Comune ha affidato il Garilli alla Lupa per i prossimi quattro anni. Nel pacchetto è compreso anche Fausto, che da oltre trent’anni porta le chiavi dello stadio appese alla cintura: “A Leonardo Garilli hanno dedicato una targa, ma dovevano fargli un monumento”. 

Fausto ha le chiavi dello stadio appese alla cintura. Nessuno sa come fa di cognome. Tutti, dalle parti del Garilli, lo chiamano semplicemente Fausto. Per i giornalisti invece è “Mastino”: se volevi fare lo scoop, se volevi sbirciare la rifinitura per vedere chi giocava sulla fascia destra, Fausto ti seguiva anche al cesso: “Stai filmando? Stai scrivendo? Stai respirando?”. Il Comune di Piacenza ha affidato il Garilli alla Lupa per i prossimi quattro anni, il lasso di tempo per cui la nuova società avrà in dote il marchio del Piacenza Calcio. L’accordo è stato siglato dai dirigenti biancorossi e dall’assessore allo Sport Francesco Cacciatore. Nel pacchetto è compreso anche Fausto. “A me non hanno detto nulla, ma visto che sono qui e che lavoro per la Lupa penso proprio di rimanere anch’io per i prossimi quattro anni” dice alla Batusa. Fausto apre e chiude i cancelli, alza e abbassa la sbarra del parcheggio riservato ai giocatori, sorveglia il Garilli, gira con l’auto aziendale – una Fiat Stilo grigio metallizzato col simbolo del Piacenza sulla fiancata – o con una Punto bianca. “Sono più di trent’anni che faccio il custode del Garilli. Ne ho viste di ogni, ma certe cose restano qui, all’interno dei cancelli”. D’inverno Fausto gira con un pullover colorato, la camicia azzurra e la maglia della salute che spunta dal colletto. Appese alla cintura c’è il mazzo di chiavi con cui custodisce gelosamente il Garilli. Fausto non lo vedi ma c’è. Osserva. Compare dal nulla appena uno sconosciuto prova a entrare allo stadio: “Desidera?”.

PER LE SOFFIATE CERCATE DA UN’ALTRA PARTE

Fausto ha vissuto l’epoca di Leonardo Garilli, quella dei figli Stefano e Fabrizio, quella della cordata e quella dei fratelli Marco e Stefano Gatti. “A Leonardo Garilli hanno dedicato una targa, ma dovevano fargli un monumento. Era una grande persona oltre che un grande presidente e un grande imprenditore. Per quanto riguarda la Lupa – racconta Fausto – credo in questo progetto come ci credono tutti i tifosi del Piacenza che ogni domenica riempiono la tribuna. La squadra è forte, la società ha voglia di stupire. Ci sono tutti i presupposti per tornare in alto”. In giro non ci sono foto di Fausto. Fausto non ama apparire e non ha mai dato una soffiata a un giornalista. Lui è sempre lì, vede tutto, ascolta tutto. Ogni cronista al seguito del Piace ci ha provato almeno una volta a tirargli fuori una notizia, ma non c’è mai stato niente da fare. “Ho un ottimo rapporto con tutti i giornalisti. Certo, a volte si discute, ma roba da niente”. E coi tifosi? “Anche con loro ho un grande rapporto, sia con gli ultras sia con tutti gli altri. Loro rispettano me e io rispetto loro”.

QUATTRO ANNI CHIAVI IN MANO

“Sono qui da una vita, da più di trent’anni. Non dico quanti ne ho perché sono veramente troppi. Ma sono sempre stato e continuo a essere il primo tifoso del Piacenza, altrimenti non sarei qui ad aprire e chiudere cancelli, sala stampa e spogliatoi. Quando il Piace era in C1, tanti anni fa, andavo anche in trasferta, ma non ho mai fatto a botte con nessuno. Eravamo cinque o sei amici, prendevamo la macchina e andavamo a vedere la partita. Stop. Mai avuta una discussione con un tifoso avversario, mai insultato nessuno”. Fausto ha conosciuto tutti i giocatori che negli ultimi tempi hanno vestito la maglia biancorossa. “Ma con Totò De Vitis ho un rapporto speciale. Siamo amici e ci sentiamo spesso”. Durante la partita Fausto sta sulla pista d’atletica, a bordocampo, con le braccia dietro la schiena e lo sguardo fisso sul campo. “Allo stadio c’è un clima fantastico, mai visto nulla del genere in Eccellenza. I tifosi cantano dal primo all’ultimo minuto, ci sono donne e bambini che intonano cori. Bellissimo. Ecco perché credo fortemente nel progetto della Lupa”. Nel pacchetto è compreso anche Fausto. Usato sicuro, quattro anni chiavi in mano.

filippo.merli@labatusa.it

Share

Be the first to comment on "FAUSTO IL CUSTODE"

Leave a comment

Your email address will not be published.


*


Utilizzando il sito, accetti l'utilizzo dei cookie da parte nostra. maggiori informazioni

Questo sito utilizza i cookie per fornire la migliore esperienza di navigazione possibile. Continuando a utilizzare questo sito senza modificare le impostazioni dei cookie o cliccando su "Accetta" permetti il loro utilizzo.

Chiudi