BUS BROTHERS

Oggi pomeriggio è in programma una doppia seduta di Consiglio provinciale e comunale con audizione dei vertici di Seta. Ecco che cosa succederà.

FOTO: INTERNET

E’ il Seta Day.  Anche se a pochi potrà interessare. Oggi pomeriggio è in programma una doppia seduta di Consiglio provinciale e Consiglio comunale con audizione dei vertici della società del trasporto pubblico, nata dalla fusione delle aziende locali di Piacenza, Modena e Reggio Emilia (manca Parma e questo per noi non sarà di poco conto). Che non tutto possa scivolare via come sul velluto, ops, sulla Seta, lo si può ben immaginare. Le agitazioni dei giorni scorsi, le preoccupazioni dei dipendenti, i conti in rosso, i dubbi sul futuro sono all’ordine del giorno. Ecco perché i vertici della società, che non ricordano precedenti convocazioni di tal genere in alcun consesso politico, si aspettano un fuoco incrociato dai consiglieri di destra, di centro e di sinistra. Che Seta non viaggi come molti auspicavano è sotto gli occhi di tutti, i problemi sono evidenti e poco c’entra il taglio dei fondi al Trasporto Pubblico Locale. Piacenza è entrata nella fusione con la sua azienda Tempi con un piano industriale che imponeva un esborso di quasi 2milioni di euro, soldi che in parte dovrebbero essere coperti dalla Regione Emilia-Romagna, ma che in altra parte – si parla di qualche centinaio di migliaio di euro – gli Enti Locali piacentini, azionisti dell’azienda, dovrebbero prima o poi tirare fuori. Quindi dalle nostre tasche.

 ALTRO FILM

Poi c’è la questione organizzativa. E su questo Piacenza paga lo scotto del vaso di coccio tra i vasi ferro (ah, don Abbondio). La confusione creata nella distribuzione dei turni ha portato a una agitazione dei dipendenti che ha cancellato nelle scorse settimane diverse decine di corse. Come da contratto di servizio, la responsabilità ricade sulla azienda, che pare aver ricevuto nelle scorse settimane molteplici richieste di risarcimento dagli enti locali piacentini per alcune decine di migliaia di euro. Che il malcontento non sia più solo dei dipendenti e dei cittadini, ma anche dei politici locali lo scopriremo oggi pomeriggio, soprattutto perché – si dice nei corridoi – sia giunto un forte invito ai consiglieri, anche di maggioranza, ad aprire la caccia alla dirigenza di Seta. Un clima non certo idilliaco quello che attende i rappresentanti dell’azienda di trasporto pubblico, senza contare che c’è chi porrà il problema di come si potranno contemperare le esigenze del trasporto piacentino con il fatto che tra qualche mese Piacenza sarà unita a Parma, che in questa società ha deciso di non entrarci. Ma questo è un altro film.

scrivania@labatusa.it

 

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