Ogni domenica salta fuori un centravanti che ha alle spalle una lunga carriera sui campi con la tribuna scoperta. Domani al Garilli tocca a Christian Amadei, numero dieci, scarpe bianche e nastri alle caviglie. Attaccante del Real Panaro.

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Christian Amadei è un bomber di provincia. Finora ha segnato quattro gol sui sei realizzati dal Real Panaro. L’Eccellenza è un paradiso fantastico. Nessuno aveva mai sentito parlare di Christian Amadei, nessuno sapeva che esistesse, un Christian Amadei. Invece eccolo qua. Il bomber. L’uomo più pericoloso del Real Panaro, quello che basta un mezzo pallone per fare gol, l’avvoltoio, il falco, l’aquila, tutti i rapaci dell’area di rigore in un solo giocatore: Christian “facci un gol” Amadei.  Sul sito della Gazzetta di Modena c’è pure la sua foto: numero dieci, nastri sulle caviglie, scarpe bianche. Non sappiamo se sia veramente Amadei, dato che non c’è la didascalia, ma ci piace pensare che lo sia. Amadei è uno di quei centravanti che gli esperti del settore chiamano “bomber di categoria”. Sono quelli che se fanno un salto nella serie successiva non vedono una palla e che per questo stanno bene lì dove sono. Come Nossenzo, il tizio che domenica scorsa ha rifilato due pere alla Lupa prima della Grande Rimonta. Nessuno sa chi sono, nessuno sa da dove vengono. I loro sono gol di provincia e storie di campi con la tribuna scoperta. Gente che alla sera dà un bacio alla fidanzata e va a infangarsi in periferia per provare i movimenti del 4-3-3 che vuole il mister. Ogni domenica ne salta fuori uno diverso. Attaccanti sconosciuti che vivono appesi al filo del fuorigioco e che vogliono segnare a tutti i costi al Garilli perché quello alla fine è uno stadio di serie A. Domani, alle 14,30 contro la Lupa, tocca a Christian Amadei. Numero dieci, scarpe bianche, nastri alle caviglie. Bomber di provincia.

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