La Batusa

NEREO

TESTO: NEREO TRABACCHI; FOTO: ARCHIVIO TRABACCHI

Dato che noi della tradizione ce ne freghiamo, e perché ci sentiamo fighi andiamo controcorrente, alle porte del Natale non parleremo di menu della tradizione, ma del rapporto tra il cibo e il sesso. Dato che i lettori della Batusa hanno il palato raffinato, e soprattutto non sono dei cretini, credo abbiano capito dopo anni, anni e anni che a Piacenza per le feste si mangiano anolini, (quelli piccolini, belli stagni né), bolliti, arrosti, e nei giorni di magro ci si accontenta del salmone. Indi per cui, proviamo ad addentrarci in quello che gli uomini pensano 18 volte al giorno, contro i solo 10 pensierini delle donne: il sesso. E come possiamo abbinare il sesso con il cibo? In vari modi ovviamente. Innanzitutto uno dei primi approcci di una coppia che si va formando sono gli inviti a cena. Errori da non commettere: lui non deve presentarsi con la macchina pulita a fondo (soprattutto con il nero gomme lucido), e il marsupio legato in vita; lei non deve arrivare cotonata di parrucchiera, profumando di caramella sciolta sotto il sole. L’inizio sarebbe tragico. La maggior parte delle volte è lui a scegliere il ristorante, e purtroppo solitamente se non conosce i gusti della signora, e potendoselo permettere, sceglie un posto costoso per fare bella figura. Altro errore, perché poi il posto costoso può diventare difficile da ripetere, e dopo aver fatto mangiare fois gras alla babbia, la seconda volta si ritrovano a fare una “pizzetta” per poi stare mano nella mano in macchina sotto casa di lei. Na’ menata… Per lui, mostrarsi sicuro nell’ordinazione è un momento delicatissimo. Sbagliare qui, spesso significa andare in bianco a fine serata. Quindi, quando sentite o leggete nomi strani nei menu, mai mostrarsi disorientati: se il cameriere consiglia “spaghettini poricini e topinambur”, trattenete le lacrime con dignità e usate una frase che vi salva in diverse occasioni: “Temo sempre quel retrogusto amaro. Tu no cara?” E passate oltre. Se vi viene consigliato: “Vuole del salmone in aspic?” non rispondete che lo volete intero e non a spicchi. Insomma, pensare prima di ordinare, sempre.

FRAGOLE, CHAMPAGNE, PANNA MONTATA

Sul vino chiaramente il vostro occhio cadrà sempre sulla colonna di destra, quella dei prezzi. Molti non osservano neppure le etichette, e scegliendo in base al budget cosa fanno per essere sicuri? Piazzano il dito indice sotto il prezzo e così ripassano la carta dei vini al cameriere senza staccarlo, fin che hanno la certezza che lui abbia ben capito che volete il Brachetto da 12 euro e non il Barbera da 80 nella riga sotto. E santo cielo, dite Brachetto e non come fanno molti “Bracchetto”, che poi sarebbe Snoopy. Altri gravissimi errori da evitare: postura a culo basso sulla seduta, portare il cibo alla bocca senza staccare il gomito, magari piegando anche un po’ la testa per aiutare la forchetta a entrare, masticare a bocca aperta perché lei poi lì ci deve mettere la lingua, ordinare un cafonissimo caffè doppio in tazza grande (ordinate due caffè perdio), e alzare il dito indice verso il cameriere tutte le volte che lo chiamate come se glielo voleste ficcare nel naso. E poi la madre di tutti gli errori: non prendete un dolce in due! Ancora peggio se con due cucchiai. Se evitate tutte queste cose, le libido aumenteranno esponenzialmente. Una volta giunti a casa, se ne avete una, o in luogo appartato, vi prego, non usate cibo per giochi sessuali, mi viene il vomito solo a pensarci. Gente che degusta mix di Nutella e peli, spreca champagne facendolo colare sotto le ascelle. Oppure persone la cui mamma fin da piccoli ha dovuto cacciare la frutta in gola, ora sembrano impazzire per riuscire a degustare una fragola dentro un ombelico dove si è formato un batuffolo di cotone della canottiera. Godete, mangiando a tavola e giocando nel letto, senza mischiare le cose, anche perché se qualcuno vi suona alla porta non vorrete aprire con la panna montata sui capezzoli. Al prossimo boccone.