PIACENZA È MORTA

Ne danno il triste annuncio il quotidiano Libertà e i piacentini tutti, che si sono lamentati perché a Capodanno non c’era niente da fare in confronto alle splendide iniziative delle città vicine, in particolare a Lodi. Che cosa avranno mai combinato a Lodi? Un’esibizione di Vasco Rossi? Un monologo di Roberto Benigni? No, un concerto di Michele Zarrillo.

ZARRILLO

FOTO: INTERNET

Piacenza è morta. Ne danno il triste annuncio il quotidiano Libertà e i piacentini tutti. La conferma è arrivata a Capodanno: a Piacenza non c’era niente da fare. Strano. Di solito il centro pullula di iniziative e di zucchero filato, non si capisce che cosa sia successo. Forse mancava il tempo necessario per organizzare qualcosa di interessante, forse Lady Gaga era impegnata e non è riuscita a esibirsi in Piazza Borgo. Boh. Comunque qualcosa è andato storto e i piacentini se ne sono accorti. E si sono lamentati con Betty Paraboschi, la giornalista di Libertà che ha fatto un sondaggio tra i giovani annoiati. Il titolo è emblematico: “Piazza Cavalli senza vita, gran festa nelle altre città”. Siamo sempre i soliti. Gli altri si divertono e noi ci rompiamo. Ovviamente Libertà la butta sulla crisi, ma giustamente i giovani annoiati rispondono che la crisi c’è anche nelle altre città. Non se ne esce. E i giovani annoiati insistono: “Piacenza fa sempre la figura della città un po’ morta”; “Tristissimo: solo così potrei definire il San Silvestro a Piacenza”. Il paragone con le città vicine logora: “Nelle altre città è tutta un’altra musica”; “Dalle altre parti si organizza sempre qualcosa. Qui no”; “E’ innegabile che da altre parti la situazione sia diversa”. Allora uno si chiede: che cosa avranno mai fatto nelle altre città?
Libertà non tarda a dare la risposta e, dopo aver dato uno sguardo alle prime pagine dei giornali locali, dice che a Parma c’era il dj set con Roberto Passera e il premio Ubu Silvia Calderoni. Ora. Premesso che siamo ignoranti, non abbiamo la minima idea di chi sia questo Roberto Passera e in che cosa consista il premio Ubu. Siamo andati a controllare: il premio Ubu è il più importante riconoscimento teatrale italiano. Ci piacerebbe sapere quanti di quei giovani piacentini che si lamento sarebbero andati ad ascoltare il premio Ubu in Piazza Cavalli. Libertà prosegue nella carrellata e dice che a Cremona c’era il dj Thomas Signore e il gruppo “Special Guest”. Ci scusiamo ancora per l’ignoranza, ma non li abbiamo mai sentiti nominare. Ma quello che stupisce di più Libertà è che “persino a Lodi” abbiano organizzato una grande festa. Uno si aspetta un concerto di Vasco Rossi, oppure Roberto Benigni che recita la Divina Commedia, o magari un monologo di Roberto Saviano che tira sempre. Invece arrivi alla fine del pezzo e scopri che a Lodi ha cantato Michele Zarrillo.

filippo.merli@labatusa.it

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1 Comment on "PIACENZA È MORTA"

  1. Abbiamo anche noi a Piacenza qualche nome noto della musica e altro, possibile che nessuno si presti per la propria città????In televisione intervistati ci tengono a dire che sono di Piacenza, ma per la città cosa fanno a fin di bene(senza lucro)=NULLA!!!!Prima viene il proprio interesse poi il bene civico, per forza Piacenza risulta una città morta, ma guardiamo nelle nostre banche o nelle nostre chiese?????

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