ANTEPRIMA

Oggi la domenica tipica dei piacentini è al centro commerciale, tra spese inutili e inutili prove di computer e smartphone che poi alla fine non possono permettersi. Piccola anticipazione della nostra inchiesta settimanale. Domani la prima puntata.

centro_commerciale

FOTO: INTERNET

Quando arrivano non hanno mai l’euro per il carrello. Frugano nelle tasche, s’incazzano, sbottano con la moglie che nel frattempo ha già varcato la porta girevole e fa strani gesti per richiamare l’attenzione. Poi, quando si sono fatti cambiare la moneta per il carrello, entrano e iniziano a girare per il centro commerciale. Guardano tutto, confrontano i prezzi, questo serve, questo no, e alla fine non comprano mai niente a parte roba inutile come i grissini. Allora passano alla tecnologia: osservano le televisioni 3D, provano il Mac, smanettano con l’iPad e alla fine non concludono perché non hanno soldi. E’ la domenica tipica dei piacentini.
Alla domenica i grandi centri commerciali sono pieni: file interminabili alla cassa per due cianfrusaglie e un pacchetto di pasta (solo perché in offerta), code in tabaccheria, ma adesso c’è la sigaretta elettronica e non fuma più nessuno, ore e ore passate a provare il nuovo Samsung Galaxy senza poterselo permettere. E poi clacson e caroselli nei parcheggi, vecchie che rischiano la vita per un mocho a buon mercato, bambini disperati perché la mamma non compra loro il giocattolo con la solita scusa: “Ma che te ne fai?”. Questa settimana abbiamo deciso di dedicarci ai grandi centri commerciali, ma anche alle caserme abbandonate su cui potrebbero sorgere nuovi megastore per ampliare la scelta dei piacentini bisognosi di illudersi. Cominciamo domani con la prima puntata.

 scrivania@labatusai.it

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